Non solo Zlatan Ibrahimovic, esistono altre opzioni per l’attacco del Milan in vista del calciomercato di gennaio 2020. Olivier Giroud e Mario Mandzukic ad esempio.
Il Milan pensa sempre a Zlatan Ibrahimovic come colpo d’esperienza per l’attacco. La trattativa è partita e adesso si aspetta solamente la risposta del 38enne centravanti.
Nonostante i rumors che danno l’affare per probabile, non è detto che il giocatore accetti di tornare a Milanello. Per questo il club deve farsi trovare pronto in caso di rifiuto e valutare anche altre opzioni per il reparto offensivo. I nomi che si possono muovere nel calciomercato di gennaio 2020 non mancano.
Calciomercato Milan, non solo Ibrahimovic: alternative Giroud e Mandzukic
Fabrizio Romano, giornalista di Sky Sport, ha rivelato a calciomercato.com che Olivier Giroud è stato proposto a Inter e Milan. Il 33enne attaccante francese ha un contratto in scadenza a giugno 2020 e vuole lasciare il Chelsea, dove è ritenuto una terza scelta dopo Tammy Abraham e Michy Batshuayi.
Giroud ha dato mandato al proprio agente di trovargli una nuova squadra a gennaio. Il suo obiettivo è giocare l’Europeo 2020 con la maglia della Francia, dunque ha bisogno di avere un certo minutaggio nella seconda parte della stagione. Il Milan ha Ibrahimovic come priorità, però il centravanti del Chelsea potrebbe essere un’idea alternativa.
Va detto che prendere Giroud non è facile, tenendo conto delle sue richieste: contratto da due anni e mezzo con ingaggio abbastanza alto. Condizioni che frenano il Milan, che come altra ipotesi per il reparto offensivo ha Mario Mandzukic. Secondo il quotidiano Tuttosport resiste la sua candidatura, anche se il croato della Juventus ha a sua volta uno stipendio elevato.
Per esperienza e qualità attaccanti come Giroud e Mandzukic farebbero comodo a Stefano Pioli. Hanno anche un po’ di anni in meno rispetto a Zlatan Ibrahimovic e nelle ultime stagioni hanno giocato in competizioni di alto livello. Vedremo cosa succederà nelle prossime settimane.
Repubblica – Arnault-Milan, ci risiamo: due sogni clamorosi per il futuro