Theo Hernandez capocannoniere rossonero al pari di Krzysztof Piatek, ma senza rigori. I migliori 20 milioni di euro spesi da Milan negli ultimi anni.
Theo Hernandez oltre l’asticella. Quelle delle aspettative ma anche di un intero gruppo in difficoltà sin da inizio stagione. Perché il francese è senz’altro la notizia più bella nell’anno più disgraziato. I 20 milioni spesi meglio dal Diavolo da tanti anni a questa parte nel rapporto costo-rendimento.
Terzino in teoria, tuttofare nella pratica. Quello di ieri al Tardini è infatti il suo terzo goal stagionale, il che, considerando la tristissima casella offensiva milanista, significa che ha di fatto raggiunto Krzysztof Piatek come miglior marcatore della rosa. Ma senza rigori e cross continui. Provando piuttosto a metterci una pezza in trasferta, lì dove il Diavolo più va in difficoltà.
Le sue firme sono infatti arrivate tutte lontano da San Siro e tutte nei secondi tempi. In due occasioni su tre, ossia ieri e contro il Genoa, si è trattato anche di reti decisive per i tre punti finale. La considerazione – evidenzia La Gazzetta dello Sport oggi in edicola – è tanto banale quanto indiscutibile: in un Milan dove gli attaccanti non segnano, ci deve pensare addirittura un difensore.
Non uno normale ovviamente, ma trattore uno con una spiccata incisività offensiva. Il che lo rende l’uomo perfetto per quella difesa a tre e mezzo che Pioli ama utilizzare, ovvero con un terzino a cui viene concessa ampia libertà di spinta.
Nemmeno una semplice ala, ma spesso proprio una punta aggiunta. Basta guardare dove appunto era al momento della respinta di Luigi Sepe su Giacomo Bonaventura. Una cosa è certa: al suo primo anno da direttore tecnico, Paolo Maldini ha già vinto una grande scommessa personale.
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