Parma Milan 0-1: pagelle, tabellino e voti. Hernandez scarta i tre punti

Parma Milan | pagelle tabellino e voti della partita di oggi, valida per la 14^ giornata di Serie A

Theo Hernandez Parma-Milan
Theo Hernandez in Parma-Milan (©Getty Images)

PRIMO TEMPO – Pressione continua del Milan che nei primi 45 minuti domina territorialmente, crea buoni presupposti (almeno tre, con Calhanoglu e Piatek su tutti) per andare in gol, senza riuscirci. Altre occasioni per Kessie ed Hernandez. Due occasioni per il Parma, a metà e fine primo tempo: prima Romagnoli salva su Hernani a Gigio battuto al 30′, poi su un contropiede finale sono bravi a chiudere i rossoneri.

SECONDO TEMPO – La prima, clamorosa, occasione per il Milan è al 60′ con Suso che sfiora il palo con un diagonale mancino dal limite sinistro dell’area. All’82’ lunghissima azione, conclusa con un tiro (in ritardo) di Calhanoglu: l’occasione più clamorosa del match. Poco dopo tiro da fuori forte ma centrale di Suso, ribattuta centrale ma non arriva nessun milanista. All’89’ arriva il gol su errore della difesa del Parma, ne approfitta Theo Hernandez che d’esterno sinistro batte Sepe e regala i tre punti al Milan dopo settimane di agonia. Un regalo natalizio del Parma, che nel finale crolla.

Parma-Milan: tabellino e voti

Marcatori: 89′ Hernandez.

Ammoniti: Bennacer, Iacoponi, Hernandez.

Espulsi: //

PARMA: Sepe 6; Darmian 5,5, Bruno Alves 5, Iacoponi 5, Gagliolo 5; Brugman 5,5 (dal 70′ Cornelius 5), Barillà 5,5 (dal 63′ Grassi 5), Kucka 5; Hernani 5, Gervinho 6 (dall’88’ Sprocati s.v.), Kulusevski 6.
Allenatore: D’Aversa 5.

MILAN: Donnarumma s.v.; Conti 7,5, Musacchio 5,5, Romagnoli 6, Hernandez 7,5; Kessie 5,5 (dal 71′ Krunic 6), Bennacer 7, Bonaventura 6,5; Suso 6, Piatek 4,5 (dal 63′ Leao 5,5), Calhanoglu 6.
Allenatore: Pioli 6.

Parma-Milan: le pagelle dei rossoneri

Donnarumma 6: mai impegnato dagli avversari, sicuro nelle uscite e con i piedi.

Conti 7,5: il migliore in campo a nostro avviso. Sempre attento e preciso negli interventi, annulla Gervinho e chiunque passava dalle sue parti.

Musacchio 5,5: due pericoli avversari nascono da due sue incertezze. Nel primo tempo non è deciso su Gervinho, nella ripresa scivola regalando un contropiede pericoloso feermato da Romagnoli prima e Conti poi. Prestazione da rivedere difensivamente, bravo in qualche azione offensiva.

Romagnoli 6: fa la sua partita, senza infamia e senza lode. È bravo a salvare un passaggio di Hernani al compagno solo in area, con Gigio battuto nel primo tempo.

Hernandez 7,5: scarta il regalo del Parma e regala tre punti d’oro al Milan. Attacca e difende, fa bene il suo lavoro. Bravo a farsi trovare pronto in occasione del gol, gran esterno sinistro.

Bennacer 7: gioca bene in entrambe le fasi, senza strafare ma senza compiere errori.

Kessie 5,5: quando c’è da mettere fisicità non si tira indietro, poi i limiti tecnici si evidenziano andando in avanti.
(Dal 71′ Krunic 6: buon impatto sulla partita, fa il suo lavoro con qualche buon inserimento).

Bonaventura 6,5: qualità e idee, spesso non ben recepite dai compagni. Va al tiro meno di quanto potrebbe, ma il suo apporto è importante per tutto il match.

Suso 6: quando non c’è si sente la mancanza, quando c’è dà sempre l’impressione di poter fare meglio. Tornato dopo qualche giorno di indisponibilità, gioca i 90 minuti tenendo fisicamente e creando qualche occasione.

Calhanoglu 6: suo il primo tiro del match, nel quale poteva fare meglio. Si sbatte per la squadra, ma non riesce a far la differenza come potrebbe.

Piatek 4,5: imbarazzante, con Ibra sarebbe stato 3-0 al primo tempo. Non è retorica, ma pura realtà. Non è cattivo quanto basta per andare in gol, nonostante stavolta abbia avuto almeno tre-quattro occasioni importanti. Per non parlare degli errori tecnici banali, tra passaggi e controlli.
(dal 63′ Leao 5,5: meno presente in area rispetto al polacco, ma aiuta la squadra quando serve. Insidioso, anche se non incisivo, in un paio di contropiedi. Non aggressivo quanto serve nell’attaccare lo spazio in area).

All. Pioli 6: l’impressione che la squadra voglia entrare in porta con la palla, senza provare tiri in area, è evidente. Difficile, anche se non impossibile, per il mister lavorare su questi aspetti. Ma va dato atto che il dominio nel corso dei 90′ è stato netto. Il gol-vittoria, seppur regalato, era ampiamente meritato. Il Milan di Pioli cresce e migliora di partita in partita. La strada imboccata è quella giusta, e oggi c’è stata la conferma.

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