La classifica del Milan è negativa e ci sono dati statistici che spiegano perché la squadra di Stefano Pioli sia così in basso. Gol segnati e tiri in porta soprattutto.
L’inizio di stagione del Milan è certamente sotto le aspettative. Per quanto si potesse nutrire qualche dubbio sul valore della squadra, nessuno immaginava che oggi si sarebbe trovata dodicesima nella classifica della Serie A.
Il club ha anche deciso di esonerare Marco Giampaolo, allenatore sul quale aveva puntato in estate, per assumere Stefano Pioli. Pur vedendo qualche miglioramento in campo, i risultati comunque non sono arrivati. Va detto che il recente calendario con il trittico Lazio-Juventus-Napoli non ha aiutato, però la situazione è veramente critica.
Oltre al dodicesimo posto in campionato con soli 14 punti, anche altri numeri testimoniano le difficoltà del Milan. Innanzitutto i gol segnati, che sono solamente 12: una media di 0,92 reti a partita. La squadra rossonera è quindicesima in Serie A su questa statistica. Si fa fatica a buttare la palla dentro. Il simbolo di questo problema è Krzysztof Piatek, che nella passata stagione era un goleador quasi infallibile e ora è pesantemente involuto.
Le statistiche del sito ufficiale della Lega Serie A evidenziano che il Milan ha delle difficoltà pure nei tiri in porta. È undicesimo con 63 conclusioni su 134 effettuate che hanno centrato la porta. Le altre 71 non hanno inquadrato lo specchio. Manca precisione nella squadra di Pioli al momento di calciare.
Un altro dato che può essere preso in considerazione è quello inerente i corner. Il Milan ne ha guadagnati 67 e si piazza quattordicesimo nella graduatoria generale del campionato. Tornando ai gol, solamente uno è stato realizzato di testa: Hakan Calhanoglu contro il Brescia alla seconda giornata. Il Diavolo in questo dato condivide l’ultima posizione della classifica col Sassuolo.
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