Continua la crisi assoluta del centravanti rossonero Krzysztof Piatek, che neanche ieri sera contro il Napoli è riuscito a sbloccarsi.
Dopo l’1-1 di Giacomo Bonaventura, ieri pomeriggio San Siro si è praticamente ammutolito, quasi come sintomo di noia e di delusione per l’ennesimo match poco gradevole del Milan.
L’unica situazione che ha fatto risvegliare l’animo e la vocalità dei tifosi rossoneri è stata la sostituzione di Krzysztof Piatek, richiamato in panchina nel finale da Stefano Pioli: fischi assordanti e bocciatura totale per il polacco, anche ieri tra i più negativi.
Dopo il gol segnato con la sua Nazionale durante la sosta, ci si aspettava un Piatek più vivo e rigenerato. Ma l’aria di San Siro evidentemente gli fa male, come sottolineato dalla sua prova incolore, enfatizzata da un colpo di testa sballato in area napoletana e quell’occasione d’oro nella ripresa cestinata su assist di Theo Hernandez.
La bocciatura del ‘Meazza’ e della stragrande maggioranza dei milanisti appare come un segnale. Come scrive anche la Gazzetta dello Sport, tutto ciò può sembrare un assist perfetto al ritorno di Zlatan Ibrahimovic, centravanti che ad oggi servirebbe come il pane.
Ibra darebbe vigore, leadership e senso del gol ad un Milan che fa fatica a segnare, stavolta più per colpe del suo attuale bomber, che dopo il flop con la Juventus non ha sfruttato neanche l’occasione Napoli.
Mister Pioli però continua a difenderlo anche dopo Milan-Napoli: “Ha lavorato tanto per la squadra, Per gli attaccanti è così: non deve demordere ma fare un piccolo sforzo in più. Tenerlo fuori o insistere? Vedremo”.
Le certezze del tecnico cominciano a vacillare, ma la possibilità di affiancare un certo Ibrahimovic allo spento Piatek da gennaio non è ormai solo una mera utopia da fantamercato.
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