I rossoneri potrebbero a sorpresa avere in Mino Raiola un alleato nella corsa a Zlatan Ibrahimovic, visti i rapporti migliori con il vulcanico agente.
La crisi di Krzyszof Piatek, i fischi all’ancora immaturo Rafael Leao. Due prove, due indizi concreti, che in qualche modo mandano al Milan un messaggio chiaro e tondo.
I rossoneri hanno bisogno di qualità e leadership in attacco. E chi meglio di Zlatan Ibrahimovic potrebbe regalare tali caratteristiche al settore offensivo di mister Stefano Pioli?
I rumors e le chiacchiere sul futuro di Ibra, tentato dal ritorno a Milanello, continuano giorno dopo giorno. Intanto fine dicembre si avvicina, con lo svedese che entro l’avvio del nuovo anno solare dovrà annunciare la sua decisione.
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Calciomercato Milan, Raiola spinge Ibrahimovic in rossonero
L’offerta del Milan è sul piatto: i dirigenti rossoneri hanno proposto a Ibrahimovic un ingaggio netto da 6 milioni spalmati sui diciotto mesi di contratto, ovvero da gennaio 2020 a giugno 2021.
Una proposta che l’attaccante non sembra ancora gradire del tutto, nonostante il suo stipendio ai Galaxy di Los Angeles fosse più o meno simile: Ibra negli USA percepiva infatti 4 milioni di euro netti all’anno.
Secondo il Corriere dello Sport però spunterebbe un alleato a sorpresa per il Milan: proprio quel Mino Raiola considerato un vero e proprio ‘pericolo’ nel suo lavoro da procuratore.
L’agente di Ibrahimovic stavolta sembra tifare per la soluzione rossonera, per svariati motivi: in primis Raiola detiene ottimi rapporti con Maldini e Boban, al contrario del loro predecessore Massimiliano Mirabelli, con cui ebbe diverbi divenuti quasi leggendari.
Poi Raiola arricchirebbe il legame tra la sua folta scuderia e il Milan: nella rosa rossonera sono già presenti diversi calciatori da lui gestiti, come i fratelli Donnarumma, Bonaventura, Romagnoli e da poco anche Suso.
L’agente dunque potrebbe essere un’arma in più per il Milan, che spera in un sì immediato di Ibrahimovic, così da poterlo schierare già nel match contro la Sampdoria del prossimo 5 gennaio.
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