Fabio Borini potrebbe lasciare definitivamente il club rossonero a gennaio prossimo: la non convocazione di ieri è l’ennesima prova.
Anche ieri sera, durante Milan-Napoli, il duttile esterno d’attacco Fabio Borini è rimasto a guardare il match in disparte.
Il numero 11 rossonero non viene quasi più chiamato in causa dal tecnico Stefano Pioli, un po’ per le sue condizioni fisiche spesso non al top, un po’ perché nelle gerarchie del tecnico del Milan Borini viene considerato solo una terza-quarta scelta.
Eppure ad inizio stagione, con Marco Giampaolo in panchina, le cose per Borini sembravano essere diverse: l’ex allenatore milanista voleva lanciarlo nel ruolo di mezzala destra, posizione nella quale aveva fatto molto bene durante le amichevoli estive.
Un punto e basta: tra Milan e Napoli vince la crisi
Generoso e duttile, il buon Borini non sembra dunque rientrare nei piani tattici di Pioli. Ecco perché aumentano in queste ore le voci di un suo possibile addio già nella prossima sessione di mercato.
A gennaio, secondo quanto riportato da Nicolò Schira della Gazzetta dello Sport, l’idillio tra Milan e Borini potrebbe esaurirsi definitivamente, dopo poco più di due anni.
L’esterno classe ’91 ha voglia di rimettersi in gioco e le offerte per lui non mancheranno: si parla già di due club interessati a Borini. Da una parte il Genoa, alla caccia di un sostituto del lungodegente Kouamé, dall’altra gli inglesi del Crystal Palace.
Non a caso Borini nella sua carriera ha fatto parlare molto bene di sé sia in Italia che in Inghilterra, dove ha già giocato con le maglia di Swansea, Liverpool e Sunderland.
Al momento non vi sono proposte concrete, ma solo sondaggi per il 28enne nativo di Bologna. Ma una cosa è certa: l’avventura di Borini dalle parti di San Siro si può definire ai titoli di coda.
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