Non solo San Siro e Sesto San Giovanni, adesso Milan e Inter hanno anche una terza strada per il progetto stadio: San Donato. Presto l’incontro col Comune.
Inter e Milan vogliono che venga fatta chiarezza in fretta per quanto riguarda il progetto stadio. Dal Comune di Milano pretendono maggiore trasparenza e concretezza su alcuni temi.
Presto le parti dovrebbero incontrarsi per trovare delle soluzioni su due punti fondamentali: le volumetrie del progetto e il futuro dell’attuale impianto di San Siro. Dalla Giunta comunale è arrivata l’indicazione di dover rispettare il PGT (Piano di Governo del Territorio) sulle metrature da utilizzare e anche quella inerente la rifunzionalizzazione del Giuseppe Meazza. Ovviamente è necessario un confronto diretto per chiarimenti ed eventuali accordi.
Comunque Inter e Milan, se vogliono effettivamente rimanere in zona San Siro, devono rivedere il proprio studio di fattibilità presentato mesi fa. Assieme ai propri consulenti dovranno capire se c’è la possibilità di mettere comunque insieme un progetto soddisfacente oppure se sia meglio valutare altre aree.
Si è parlato più volte di Sesto San Giovanni, ritenuto da più fonti il piano B dei club se dovesse saltare San Siro. Oggi il Corriere della Sera spiega che là ci potrebbe essere un problema legato alle bonifica dell’area ex Falck. Un’altra opzione è invece San Donato, mentre una terza rimane al momento top secret.
Paolo Scaroni, presidente rossonero, non ha escluso di poter pensare ad alternative rispetto alla prima scelta San Siro. Normale che sia così, visto che ciascuna delle parti cerca di fare i propri interessi quando si tratta di affari. Ovviamente non bisogna dimenticare i tifosi, che mandano avanti l’industria del calcio e non andrebbero mai trascurati.
Inter e Milan a breve dovrebbero incontrare il Comune di Milano per degli approfondimenti sulla questione. Da ricordare che è attesa anche la risposta del Ministero dei Beni Culturali sull’esistenza di vincoli storici che potrebbero ridurre il margine di azione sul Giuseppe Meazza. Entro fine 2019 il quadro dovrebbe essere maggiormente chiaro.
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