Cristian Brocchi, oggi allenatore del Monza di Silvio Berlusconi in Serie C, torna a parlare dell’esperienza avuta alla guida della Prima Squadra del Milan.
L’esperienza di Cristian Brocchi sulla panchina del Milan è stata breve e oggi l’allenatore 43enne guida il Monza in Serie C. Non è un mistero la stima che Silvio Berlusconi nutre nei suoi confronti. Lo volle sulla panchina rossonera e lo ha chiamato anche nella squadra brianzola.
Brocchi è in testa alla classifica e il suo Monza è favorito per la promozione in Serie B. Intervistato da Sportitalia, ha avuto modo di parlare nuovamente dell’avventura avuta al Milan: «Non ho rimpianti. Ho guidato la squadra in un momento difficile e non potevo avere la bacchetta magica. Ero ritenuto il cocco di Berlusconi e Galliani, ma a differenza degli altri ex compagni che allenarono il Milan io lo feci senza contratto. Avevo solamente quello per la Primavera. Mi hanno ferito certe critiche a priori, ma la gente non sa».
Effettivamente, l’investitura diretta di Berlusconi non attirò molte simpatie nei confronti di Brocchi. Quest’ultimo sostituì Sinisa Mihajlovic, che comunque era in zona Europa League e aveva ottenuto la finale di Coppa Italia (con un calendario molto facile, va detto). I rossoneri chiusero la classifica all’ottavo posto e persero contro la Juventus in TIM Cup. Poi sulla panchina arrivò Vincenzo Montella per la stagione seguente.
La prima avventura post-Milan di Brocchi fu al Brescia, dove approdò nell’estate 2016 e fu esonerato nel marzo 2017. A giugno accettò di andare in Cina come assistente di Fabio Capello nello Jiangsu Suning. Terminata quell’esperienza, a ottobre fu chiamato dal Monza a sostituire Marco Zaffaroni.
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