Gazzetta – Piatek, il Milan valuta l’ipotesi prestito a gennaio

Milan, Krzysztof Piatek ha tempo un mese per convincere e svoltare. Perché come riferisce La Gazzetta dello Sport, il club inizia a valutare davvero l’ipotesi di un prestito a gennaio. 

Rafael Leao e Krzysztof Piatek
Rafael Leao e Krzysztof Piatek (©Getty Images)

Krzysztof Piatek, le ambizioni cozzano con la realtà. “Ora valgo 38 milioni di euro, ma voglio valerne 60-70 la prossima volta che cambierò club”. Così si è espresso ieri il centravanti del Milan. Sogni giusti e legittimi, ma che vanno in pieno contrasto con il mondo reale.

Come infatti evidenzia La Gazzetta dello Sport oggi in edicola, ora l’attaccante è appunto molto lontano dai 50 milioni di valutazione che aveva raggiunto dopo l’exploit in rossonero. Ma oggi sarebbe molto, molto difficile anche trovare qualcuno che volesse investire i 35 milioni di euro spesi dal Milan a gennaio scorso.

Ed è proprio per questo motivo – rilancia il quotidiano – che la dirigenza sta addirittura valutando un prestito per gennaio. Se nelle prossime partite non dovessero arrivare miglioramenti, si valuterà l’ipotesi un trasferimento a titolo temporaneo. Ovvero l’unica formula che potrebbe evitare una minusvalenza, e che al contempo darebbe l’opportunità al giocatore di rigenerarsi.

Detto questo, il Milan ovviamente si augura caldamente che la proiezione futura di Piatek vada appunto sui 60-70 milioni di euro. Il giocatore, passato da 30 goal stagionali ad appena 3 quest’anno, fa mea culpa nel frattempo: “Mi guardo allo specchio e cerco le responsabilità dentro di me”. 

Ma ci tiene più a evidenziare ciò che l’ha condizionato e dell’ingenerosità nei suoi riguardi: “C’erano troppe turbolenze nel club e i giocatori questo lo avvertono. All’inizio, come squadra, non abbiamo creato opportunità e l’attaccante vive dei passaggi che riceve. Ora stiamo migliorando ed è solo una questione di tempo prima che io torni a sparare di nuovo. Per i giornalisti italiani un giorno sei il Papa del calcio e un altro il peggiore fra i giocatori. Lo accetto, però nessuna di queste persone si è messa nei miei panni. Comunque le prime pagine dei giornali non mi toccano”.  

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