Thomas Wilbacher, giornalista svedese, ha parlato a Radio Sportiva del futuro di Zlatan Ibrahimovic. L’attaccante è stato accostato al Milan.
Sempre Zlatan Ibrahimovic al centro dell’attenzione mediatica, soprattutto ora che è stato accostato al Milan. Le voci, le smentite e le indiscrezioni si susseguono. E anche le opinioni sul suo futuro.
In particolare nella giornata di ieri ha parlato Thomas Wilbacher, giornalista svedese, rintracciato dai colleghi di Radio Sportiva. Queste le sue interessanti parole: “Abbiamo intervistato Ibrahimovic due settimane fa e abbiamo capito che o va in Italia o smette. Ora ecco le parole del Commissioner della MLS: o non ha capito o ha detto la verità. Forse ha sentito il nome del Milan come indiscrezione e lo ha riportato. Quello che dice lui lo prenderei con le pinze, ma quello che sappiamo è che la sua seconda casa è l’Italia: tornerebbe in Svezia per vivere, ma in Italia per giocare”.
Nello specifico sul futuro di Ibra: “Secondo me Ibrahimovic non ha ancora scelto se continuare o smettere: se continua vuole andare a Milano, anche perchè è la famiglia che lo vuole, poi comunque stando a Milano può giocare anche a Torino, Bologna o Firenze. Secondo me anche a 38 anni Ibra può essere decisivo, l’ho visto con i LA Galaxy ed è ancora fortissimo come quando giocava in Europa: è in grandissima forma anche se la MLS non è come la Serie A”.
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Pioli e Maldini aprono a Ibra
Stefano Pioli oggi in conferenza stampa ha risposto così alla domanda su Zlatan: “Ibra è un grande giocatore e professionista, ma se cominciamo ora a parlare di mercato…La sessione è lontana, non conta ora”.
Parole che seguono a quelle di Paolo Maldini, il quale si è sbilanciato su Ibra, elogiandolo in maniera inequivocabile: “Tutti sanno quanto sia stato fantastico per il Milan e per i club per cui ha giocato. È stato tra i migliori calciatori al mondo e lo è ancora. È chiaro a tutti quelli che seguono il calcio. Più di questo non posso dire”.
Nello specifico gli viene chiesto della possibilità di acquistare Ibrahimovic durante la prossima campagna acquisti invernale di gennaio: “Mi dispiace ma non parliamo di giocatori che appartengono ad altri club. È la nostra politica non commentare mai le voci di mercato“.
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