Un altro week-end difficile per il nostro calcio in tema razzismo. Protagonisti in negativo ancora i tifosi dell’Hellas Verona, già al centro delle polemiche per ululati e buu razzisti contro Franck Kessie a inizio settembre. In quel caso, la società ebbe il coraggio di difendere i propri tifosi con un comunicato ufficiale.
Stavolta la vittima è Mario Balotelli. Che, a differenza di Kessie, in assenza totale di interventi da parte dell’arbitro o di chi cura l’ordine pubblico, ha deciso di fare da solo. Ha fermato la partita, ha scagliato il pallone in curva e ha minacciato di uscire dal campo. Ha ripreso a giocar solo grazie all’intervento dei compagni e degli avversari che lo hanno rincuorato. Un episodio terribile, ma ancor più grave è quanto successo dopo.
Luca Castellini, capo ultrà del Verona, ha commentato la vicenda con frasi inaudite: “La nostra è solo ironia, prendiamo in giro i calciatori. Balotelli ha fatto una pagliacciata. Lui non sarà mai italiano del tutto, ha solo la cittadinanza“. Dichiarazioni che mettono i brividi. Fortunatamente stavolta l’Hellas ha deciso di intervenire e ha comunicato la propria decisione pochi minuti fa.
Il club ha infatti deciso di sospendere questo individuo dallo stadio fino al 2030. Ci teniamo a precisare che non si tratta di Daspo, perché quella è una misura restrittiva emessa dal Questore. Invece in questo caso è stato il club a decidere:
“Hellas Verona FCcomunica di aver adottato nei confronti del Signor Luca Castellini una misura interdittiva che, proporzionata alla gravità dei fatti, alla luce di quanto previsto dagli artt. 6 e 7 del Codice Comportamentale, essendosi trattato di un comportamento basato su considerazioni ed espressioni gravemente contrarie a quelle che contraddistinguono i principi etici ed i valori del nostro Club, prevede la sospensione di gradimento nei confronti del Signor Luca Castellini da parte di Hellas Verona FC sino al 30 giugno 2030“.
Milan, acquisti a gennaio: Elliott impone due condizioni