Milan, Inter e il nuovo San Siro: ecco i risultati del sondaggio condotto da Ipsos per conto di Milan e Inter. Intanto il sindaco Sala: “C’è spazio per due stadi”.
Nuovo San Siro, sette su dieci dicono sì alla rivoluzione. Come riporta il Corriere della Sera oggi in edicola, è questo il risultato del sondaggio condotto da Ipsos per conto di Milan e Inter.
Tuttavia manda una domanda diretta. Ossia quella di cui club e comune si stanno occupando proprio in questi giorni: l’attuale stadio va demolito o no? Il 75% ritiene che senza il Meazza perderebbe un pezzo di storia calcistica e architettonica della città. Ma al contempo il 68% ritiene che l’attuale San Siro non avrebbe vita lunga senza le due squadre. Il 57%, inoltre, sostiene che la struttura sia ormai troppo vecchia per una città come Milano.
Come poi evidenzia il quotidiano, sul mantenimento e la riconversione di San Siro è intervenuto anche il sindaco Beppe Sala: «Non siamo ostili rispetto a un nuovo stadio, ma vogliamo capire se, e in quale forma, il vecchio San Siro potrà essere salvato e recuperato. Non ci sono solo le squadre di serie A, ma c’è il calcio femminile e le giovanili che attraggono molto interesse. Tecnicamente lo spazio c’è per due stadi, però bisogna capire se ci si sta e se ce lo possiamo permettere».
Per quanto riguarda il nuovo impianto, il 73% degli intervistati ritiene che le grandi riqualificazioni urbane abbiano prodotto più benefici che fastidi. E il 75% ritiene che l’area circostante il tempio calcistico abbia bisogno di un intervento di riqualificazione. Mettendo insieme i pezzi, significa che i milanesi e tifosi vogliono un nuovo impianto a San Siro e non fuori dai confini storici.
Appena il 47% propende, eventualmente, per uscire fuori dai confini storici. Il 77%, inoltre, ritiene che quella del nuovo impianto sia un’occasione da cogliere al volo per la città, perché «significa modernità, posti di lavoro e riqualificazione dell’area sull’esempio di Porta Nuova e Citylife».
Il 76% è fermamente convinto che un nuovo stadio rilanci anche l’immagine di Milano, come città all’avanguardia capace di guardare al futuro. Ma c’è anche una maggioranza, ossia il 58%, che teme un aumento del costo del biglietto dopo questo maxi progetto. Infine, una grande maggioranza, ossia il 75%, ritiene però che i lavori provocheranno «disagi ai cittadini residenti».
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