Nuovo San Siro, lunedì il Comune decide sulla pubblica utilità

Il Comune di Milano deve esprimersi sulla pubblica utilità del progetto stadio di Inter e Milan. All’inizio della prossima settimana il verdetto.

Il Comune di Milano si è preso più tempo del previsto, ma sembra che finalmente stia per arrivare una presa di posizione ufficiale. L’attesa per la dichiarazione sulla pubblica utilità del progetto stadio di Inter e Milan è ormai prossima.

Stando a quanto riportato oggi dal quotidiano Tuttosport, lunedì 28 ottobre il Consiglio Comunale emetterà il verdetto. E’ quanto emerso ieri a margine dell’audizione dell’architetto Giancarlo Tancredi, responsabile della Conferenza dei servizi, davanti alla commissione consiliare congiunta che sta esaminando il dossier stadio.

Inter-Milan, nuovo stadio: il Consiglio Comunale dice sì?

Sembra probabile che la maggioranza si esprima per il pubblico interesse, considerando questo passaggio come preliminare e affidando poi alla Giunta Comunale il compito di definire i dettagli ancora da chiarire. Questa sarà la “fase due”: ieri in commissione qualche consigliere ha suggerito di proseguire con un “accordo di programma”, la procedura amministrativa che mette di fronte gli enti locali (in questo caso Comune e Regione) in caso di interventi urbanistici rilevanti.

Il Consiglio Comunale darebbe il primo via libera politico perché il progetto di Inter e Milan presenta indubbiamente profili di interesse pubblico con la proposta di riqualificare una importante zona della città. Tuttavia, poi vanno effettuate delle precisazioni fondamentali.

L’architetto Tancredi ha spiegato quanto segue: «Mi sento di riferirvi qualche perplessità sull’utilizzo della Legge Stadi». Infatti la costruzione del nuovo impianto occuperebbe solo il 14% del totale dell’area interessata dal masterplan di Inter e Milan. Anche l’importo che i club intendono pagare per il diritto di superficie di 90 anni non convince alcuni consiglieri: 478 milioni per 58 anni (l’obbligo partirebbe dal 33° anno perché i primi 32 servono a rientrare dagli investimenti).

Inoltre c’è attesa del parere dell’Agenzia delle Entrate sul valore patrimoniale di San Siro. Mentre sull’esistenza di un interesse culturale riguardante il Giuseppe Meazza si dovrà esprimere il Ministero dei Beni Culturali, chiamato in causa dalla Soprintendenza. Inter e Milan vogliono abbattere lo storico stadio milanese e non vorrebbero considerare l’idea di una rifunzionalizzazione.

Gol, fantasia e libertà d’azione: il Milan sta riscoprendo Calhanoglu

Gestione cookie