Nuovo San Siro, la situazione ancora non si sblocca: l’ultima proposta è uno stadio riconvertito con le tecnologie del nuovo progetto ma senza l’abbattimento della Scala del Calcio. Le ultime.
Ristrutturare San Siro o riedificarlo? Entrambe le cose. Come infatti evidenzia il Corriere della Sera oggi in edicola, la soluzione, alla fine, potrebbe essere proprio quella di riconvertire l’attuale Scala del calcio, così da unire la base già esistente dell’attuale impianto integrandola con le esigenze del progetto di Milan e Inter.
Le funzioni urbane presenti nel disegno, tipo le aree commerciali, potrebbero essere semplicemente integrate nell’attuale tempio calcistico. Così non solo ci sarebbe un minor consumo di suolo, ma il riadattamento del Meazza costerebbe anche molto meno della sola demolizione. E in questo modo si eviterebbero anche danni ambientali, risparmiando gli 11.300 tir pieni di detriti necessari per l’abbattimento.
Di fatto è questo il percorso tracciato da Giancarlo Tancredi, che oggi verrà ascoltato in Commissione a conclusione della Conferenza dei servizi. La sua proposta è chiara, ma senza cancellare lo storico San Siro. Il Comune ha già richiesto alla Sovrintendenza la verifica di interesse culturale per il Meazza, mentre la sovrintendente Antonella Ranaldi, a sua volta, stilerà un parere che poi sottoporrà alla Direzione generale del ministero dei beni culturali.
Sono due le possibilità: o non viene riconosciuto il valore storico dello stadio e non viene apposto nessun tipo di vincolo, oppure sarà riconosciuto e quindi sarà vincolato una parte o l’intera struttura. A quel punto toccherà alle società come muoversi: due stadi vicini, oppure traslocare a Sesto nell’ex area Falk.
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