Brocchi: “Non sono il cocco di Berlusconi. San Siro da salvare”

Christian Brocchi ha parlato oggi alla Gazzetta del suo rapporto con Berlusconi e del Monza che sta cercando di portare in alto.

Cristian Brocchi
Cristian Brocchi (©Getty Images)

Christian Brocchi è l’uomo scelto dal Monza, già dallo scorso anno, per portare in alto la società brianzola dalla C fino al calcio che conta.

In molti lo hanno accusato di essere il cocco di Silvio Berlusconi, neo patron del Monza e storico proprietario del Milan, nel quale Brocchi ha sia giocato sia allenato.

L’ex centrocampista, interpellato alla Gazzetta dello Sport, ha voluto smentire tali dicerie, ricordando però il buon feeling con il Cavaliere: “Aveva apprezzato il mio lavoro nel settore giovanile, e allora? Conosceva le mie qualità, ho lanciato talenti come Donnarumma, Calabria, Cutrone. Il Milan è una famiglia. E io sono in sintonia con l’idea di calcio di Berlusconi e Galliani“.

L’esperienza breve sulla panchina del Milan per Brocchi è stata comunque indimenticabile per lui: “La prima esperienza col Milan è stata breve, ma abbiamo giocato una grande finale di Coppa contro la Juve: era la squadra che più si avvicinava alla mia idea di Milan”.

Brocchi ha detto la sua anche sul futuro di San Siro: “Va salvato, ricordo ancora i brividi della prima volta. Il Monza a San Siro? Come dice Galliani sarebbe romantico”.

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