Inter e Milan vogliono intendono ottenere alcuni chiarimenti riguardanti lo storico stadio di San Siro. Probabile incontro con la Soprintendenza.
Inter e Milan in questo periodo sono concentrati anche sul progetto stadio, oltre che sulle vicende legate al campo. La realizzazione di un nuovo San Siro è ritenuta vitale per il futuro dei club.
Ma c’è da superare l’ostacolo delle istituzioni. Senza l’ok del Comune di Milano, i piani delle due società non si possono concretizzare. Gli studi di architettura Populous e Manica-Cmr attendono di capire chi potrà realizzare il progetto. Dall’amministrazione dovrebbero arrivare risposte definitive tra non molto.
Oggi il Corriere della Sera rivela che Inter e Milan intendono incontrare la Soprintendenza, forse già oggi, per capire se sullo stadio Giuseppe Meazza vi sia un vincolo ministeriale. L’ufficio guidato da Antonella Ranaldi nella relazione prodotta per la Conferenza dei servizi, aveva già posto dei paletti significativi all’ipotesi di ruspe per il vecchio San Siro.
C’era testualmente scritto: «La demolizione non è l’unica opzione per il Meazza: valutate ipotesi alternative come l’adeguamento e la trasformazione dell’impianto». I club nei loro piani prevedevano di abbattere la Scala del Calcio, ora vogliono capire se potrebbe scattare un vincolo storico-relazionale, una tutela che in alcuni casi viene messa per proteggere beni che portano con sé un legame con l’identità e la memoria di una comunità.
La Soprintendenza dovrà fornire dei chiarimenti a Inter e Milan sul delicato argomento. Il Corriere della Sera spiega che, comunque, la dichiarazione del Consiglio Comunale inerente la pubblica utilità del progetto potrebbe slittare ancora. Entra prevista entro il 10 ottobre, poi sembrava fosse rinviata al 24 e adesso si rischia di finire a novembre. Vedremo cosa succederà, ogni scenario è possibile. Inter e Milan sperano di non dover valutare un piano B.
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