Il tecnico rossonero esordisce oggi contro il Lecce sulla panchina del Diavolo e cercherà di portare subito dei cambiamenti importanti.
Debuttare a San Siro, nel giorno del proprio compleanno, è qualcosa di più unico che raro. Forse un segno del destino, una combinazione astrale da non sottovalutare.
Stefano Pioli non è persona scaramantica, ma un gran lavoratore, che crede ai suoi dettami ed ai punti focali del suo impegno: compattezza, coesione e soprattutto tanta intensità.
Come scrive oggi il Corriere della Sera, nel giorno del suo 54° compleanno Pioli dovrà dimostrare di avere le carte in regola per allenare il Milan e riportarlo dove merita, ovvero nella parte nobile della classifica. Anche se il percorso non sarà semplicissimo.
Oggi contro il Lecce si vedrà una bozza del suo pragmatismo, visto che Pioli in settimana ha già rivoluzionato il metodo a Milanello: si lavora meno sulla tattica, sul mantenere le posizioni, ma di più sul livello di intensità, sulla corsa e sull’essere generosi per tutto l’arco dei 90 minuti.
Inoltre il neo tecnico lascerà più libertà ai suoi ‘cavalli di razza’: gente come Paquetà o Leao sarà libera di agire senza dover sottostare a schemi e strategie complesse. Come fatto a Firenze con Chiesa, Pioli deciderà di sprigionare il talento.
Fa discutere, ma sembra una scelta teoricamente intrigante, l’abolizione del ritiro pre-partita: Pioli ha spiegato che nel calcio moderno è inutile dormire tutti assieme come in caserma, bensì darà maggiori responsabilità ai giocatori affrontare le vigilie ognuno per conto proprio. L’unità di squadra la si vedrà soltanto sul campo, lì dove è necessaria.
Milan, Pioli: “Idee e intensità. Stupito da Milanello. San Siro? Stimolante”