La Scala: “Tutto su bilancio Milan, cessione big e nuovo stadio”

Giuseppe La Scala
Giuseppe La Scala (foto dal web)

Sono state due settimane molto intense in casa Milan. Prima la questione allenatore, poi il bilancio con perdite record. Raffaele Greco, intervistato da Radio Rossonera, ha fatto il punto della situazione ieri in merito a questo argomento.

Adesso ci sono le dichiarazioni anche di Giuseppe La Scala, vice-presidente dei Piccoli Azionisti del Milan, ai microfoni dell’agenzia Adnkronos. L’avvocato ha espresso la preoccupazione per questa situazione: “Non è per la solidità della società perché Elliott garantisce tranquillità. Finché manca un equilibrio tra entrate e uscite il rischio è che continuiamo ad avere limitazioni sul mercato“. E quindi c’è sempre la possibilità di scontrarsi con l’UEFA, infatti è stato deciso un accantonamento di circa 6 milioni.

Si è parlato in questi giorni anche della possibilità di cedere qualche big; indiscrezione poi smentita da fonti vicine al club. In merito, La Scala ha detto: “Su questo punto la società non si preoccupa di rassicurarci. C’è un dialogo ma nessun tipo di anticipazione. Per non cedere i big bisogna alzare i ricavi, che ad ora stentano. Per rinforzare poi sei costretto a cedere per la questione del Fair Play Finanziario. Poi mi chiedo quale sia il progetto sportivo: rilanciare il Milan coi giovani significa almeno sei anni senza ricavi”.

La Scala: “Nuovo stadio con l’Inter non ci entusiasma”

L’avvocato ha commentato anche il cambio di allenatore e l’arrivo di Stefano Pioli: “L’esonero di Giampaolo era inevitabile, perché non ha avuto la lucidità di capire cosa stava succedendo e come ovviare. E sulla scelta di Pioli non appartengo alla schiera dei negativi a priori, ma certamente non fa pensare a un’operazione di lungo respiro. Quindi, rischia di essere un’altra stagione anonima anziché di rilancio“.

Altro argomento delicato è la costruzione del nuovo stadio. La Scala esprime il suo parere in merito: “La società ne ha bisogno e ristrutturare San Siro sarebbe un inferno. Ma è un’operazione che dal punto di vista finanziario deve ancora essere spiegata: ci dimostrino che porta i soldi alla società, oltre ad avere uno stadio più bello. Poi il fatto che lo stadio si debba fare con l’Inter non è proprio una cosa che ci entusiasma, preferiremmo avere una casa nostra“.

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