La prima conferenza stampa pre-partita di Stefano Pioli come tecnico del Milan, in cui anticipa i temi del match di domani sera contro il Lecce.
Giorno di vigilia in casa Milan, ma anche di prime volte. Stefano Pioli esordirà in conferenza stampa quest’oggi alle ore 14; come di consueto il club rossonero ha organizzato l’incontro tra il tecnico ed i cronisti a Milanello.
Si tratta della prima conferenza del neo tecnico dopo il suo ingaggio, per parlare della gara di domani sera contro il Lecce. L’allenatore ex Inter risponderà alle domande riguardanti la partita e le emozioni del suo esordio alla guida dei rossoneri. Noi di MilanLive riporteremo le parole del mister.
Milan-Lecce, in streaming e diretta tv: dove vederla domenica 20 ottobre
Sarà un esordio davvero sentito per mister Pioli, come spiega all’inizio della conferenza: “La cosa più importante sarà la prestazione e dovremo dimostrare di avere idee chiare e giusto atteggiamento dopo questa prima parte insieme”.
Sulle sue metodologie di allenamento: “Non abbiamo tempo e dobbiamo sfruttare ogni istante. Ho portato il mio metodo di lavoro che è molto attento ai particolari e facciamo di tutto per far esprimere al massimo la squadra”.
Sul primo approccio con l’ambiente rossonero: “Mi ha stupito l’ambiente di Milanello e mi sento qui da tanto perché c’è gente col Milan nel cuore. La squadra spero mi stupisca domani sera. Ho bisogno di vederla sul campo per capire dove intervenire, ma già in allenamento ho visto cose buone”.
Sulle relazioni con i suoi giocatori: “Ho sempre fatto colloqui individuali. A Piatek ho detto che ho grande fiducia e che se siamo al Milan è perché abbiamo dei valori da tirare fuori”.
Sul possibile alleggerimento sull’ossessione di gioco: “Il calcio è fatto da intensità ed idee, su questo stiamo lavorando”.
Sull’annullamento del ritiro pre-partita: “E’ un provvedimento per responsabilizzare i giocatori. Se si è ritiro si pensa di aver fatto già tutto il possibile per preparare una partita. I calciatori sono giovani e meno giovani, ognuno sta a pensare alle proprie cose, ai cellulari, ai computer. Noi dobbiamo vivere la professione 24 ore su 24, credo sia un motivo per sentirsi responsabili, per entrare in campo dando il massimo. Dormire tutti assieme non fa la differenza”.
Sulle parole di Liverani: “In dieci giorni è vero, non si può rivoluzionare qualcosa. Ma in dieci giorni un fondo di idea ci sarà. I miei giocatori non devono pensare di essere subito perfetti, per questo dovremo avere più generosità ed intensità, è questo l’aspetto che più attendo”.
Sul gioco negativo dell’ultimo Milan: “A nessun calciatore ho chiesto cosa ha funzionato e cosa no in passato. Oggi inizia un nuovo percorso, sarà la prestazione di domani a determinare il mio lavoro futuro, domani capirò le qualità e le caratteristiche tecniche, fisiche e mentali dei miei calciatori”.
Sul cercare di tranquillizzare i calciatori: “Dovrò utilizzare qualche grida, non solo sussurri. Dobbiamo superare i momenti difficili, con compattezza e coesione. Abbiamo lavorato non a lungo, ma ci garantirà un certo modo di stare sul campo”.
Sul Milan da ‘servire a tavola’ all’esordio: “Ci saranno presenti più di 50 mila tifosi, testimonianza dell’affetto e del calore. Dovremo dare il massimo, fare il meglio possibile per noi stessi, per il club ed i tifosi. Sappiamo di dover migliorare la classifica”.
Sulla pressione di San Siro: “Non ho mai pensato il Milan avesse una pressione eccessiva, sono venuto qui con orgoglio. Se alleni il Milan giocare a San Siro è uno stimolo, una soddisfazione in più. La squadra deve sviluppare bene certe situazioni, cercheremo di essere ordinati e intensi”.
Sul momento della sua carriera: “Mi sento pronto per lavorare a questi livelli. All’inizio non era così ovviamente, ho approfittato delle situazioni negative e positive, ho preso spunto per migliorare e crescere sia dal punto di vista tecnico che morale. Domani compio 54 anni e credo di avere la maturità e la completezza per essere qui”.
Su quale tipo di ‘auto’ può essere il suo Milan: “Di cavalli ne abbiamo, ora dobbiamo sprigionarli…”
Sui rapporti con Boban e Maldini: “C’è assoluto confronto, uniamo anche Massara a questo gruppo di lavoro. Nelle aziende sia determinante la competenza, ma anche la collaborazione ed il rispetto dei ruoli. Sono ad un livello molto alto di confronto”.
Su Rafael Leao: “L’ho avuto tutta la settimana, per me ad oggi è più attaccante centrale che esterno, per giocare largo deve migliorare il bagaglio tecnico-tattica. Ha grande potenziale, è un prospetto importante ma già pronto per darci risultati”.
Su Calhanoglu: “Ha qualità da sfruttare nella metà campo offensiva più che sulla costruzione bassa. Abbiamo tante situazioni da elaborare, le mie scelte saranno in base ai giocatori, magari una mezzala sarà più bassa e l’altra invece più efficace in attacco”.
Su Paquetà: “L’ho visto bene, onestamente le scelte di domani sera sono condizionate dai pochi giorni di allenamento. Si aspettano tutti di poter giocare, dovrà essere così da qui alla fine del campionato e che siano sempre pronti per giocare. L’atteggiamento è giusto, Paquetà ha qualità, inserimento, rientra tra i più completi ed efficaci su entrambe le fasi da gioco”.
Sulle scelte iniziali: “E’ importante non sbagliare le scelte, ma anche avere risorse dalla panchina. Conterà l’atteggiamento. Giocano nel Milan e dovranno fare tutto il possibile. Rebic l’ho allenato per breve tempo, è cresciuto e più dentro al gioco, prima era preoccupato dalle posizioni, ci darà il suo contributo”.
Su quale regalo di compleanno si aspetta domani: “Una vittoria, questo sicuramente”.
Sul morale della squadra: “I giocatori stanno dando tutto in allenamento, ma dobbiamo dosare i giusti carichi. Il carico mentale è superiore, per il cambio di allenatore e di metodo. Spero siano brillanti fisicamente e mentalmente, sarà la partita di domani a darmi indicazioni più precise. Abbiamo fatto bene in allenamento, faremo bene oggi ma poi contano i 90 minuti di partita. Domani post-partita darò giudizi più precisi”.
Sulla voglia dello spogliatoio di rilanciarsi: “C’è grande voglia e curiosità, ma anche tanta disponibilità. Atteggiamenti giusti, ora dobbiamo giocare”.
Infine sul gesto militare di Calhanoglu con la Turchia: “Non commento queste situazioni”.
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