Milan, nuova grave perdita e peggior bilancio in 120 anni di storia: ecco motivi e possibili conseguente dopo il nuovo allarme finanziario.
Milan e la nuova perdita record in bilancio, di circa -155,9 milioni come rivelato di recente da La Repubblica. Un passivo che trova precise spiegazioni nell’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport.
Come infatti rivela la rosea, i costi del club, oggi, ammontano a 373 milioni di euro. In aumento del 5,1%, mentre salgono anche quelli relativi al personale: +34,4 milioni, da 150,4 a 184,8 milioni di cui 141,5 milioni legati ai compensi contrattuali dei giocatori.
Il tutto mentre parallelamente sono diminuite le plusvalenze derivate dalla vendita dei giocatori, i ricavi da stadio e soprattutto quelli commerciali. La Champions aiuterebbe moltissimo, ma la squadra non cresce se non aumentano i ricavi e quest’ultimi non aumentano se la squadra non cresce. Un cane che si morde la coda.
Una cessione importante potrebbe rompere parte della catena, soprattutto se avverrebbe già a gennaio. Ma il Milan smentisce l’ipotesi, sia perché privarsi di un top player sarebbe incoerente rispetto al progetto di crescita, ma ha anche ragioni diplomatiche: non vuole creare agitazione nello spogliatoio e non vuole spaventare l’intero ambiente.
Nel frattempo non si sta aggravando la posizione con l’UEFA, ma c’è sempre da chiarire cosa succederà in merito alla stagione 2018/19: il Milan conta di aver già scontato la pena con l’esclusione dall’Europa e i relativi mancati introiti, ma a Nyon potrebbero richiedere ulteriori accertamenti in caso di una nuova qualificazione nelle coppe europee.
L’organo internazionale, in quel caso, sceglierà come intervenire: se escludere ancora il club dal giro internazionale, accompagnarlo in un percorso di risalita triennale (Settlement Agreement: probabile) o multarlo di nuovo. Quel che è certo è che, soprattutto adesso, bisogna fare i conti col peggior bilancio in 120 anni di storia.
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