Intervista a Franck Kessie rilasciata ai microfoni di Sportmediaset. Il centrocampista del Milan ha parlato della squadra, di Giampaolo e Pioli.
Franck Kessie ha rilasciato un’intervista esclusiva a Sportmediaset.it nella quale ha parlato di diversi argomenti. Dal momento del suo Milan, all’esonero di Marco Giampaolo, fino all’arrivo del nuovo allenatore Stefano Pioli.
Un commento sulla notizia dell’esonero di Giampaolo: “Noi siamo giocatori e dobbiamo dare sempre il massimo, qualunque sia l’allenatore o staff scelto, reagendo da professionisti. Giampaolo ha dato un sistema di gioco, ma per fare ciò che voleva l’allenatore, mancava un po’ di tempo. Quando indossi la maglia del Milan, però, di tempo non ce n’è, perchè c’è pressione. Mi dispiace per l’allenatore”.
Sulle problematiche riscontrate dalla squadra con le idee tattiche di Giampaolo: “C’era tanto lavoro da fare, però serve tempo per fare tutto. Giampaolo ha iniziato la preparazione senza alcuni giocatori. Noi arrivati dopo abbiamo dovuto inserirci più tardi”.
Su Stefano Pioli: “Non ho mai lavorato con lui, adesso ho questa possibilità. Devo vedere cosa vuole il mister, per farlo sul campo”.
Milan, Kessie: “Dobbiamo lottare fino alla fine”
Sul momento della squadra con la ripresa del campionato ormai prossima: “Siamo pronti per dare il massimo, mentalmente siamo forti e carichi per dare ancora di più. Abbiamo iniziato male, ora dobbiamo lottare fino alla fine per lottare per l’obiettivo. Siamo determinati. Anche con Giampaolo lo eravamo, è mancato solo tempo. Siamo gli stessi giocatori dell’anno scorso, dobbiamo dare il massimo e lottare fino alla fine”.
Sul ruolo di rigorista e sul momento di Krzysztof Piatek: “Il rigorista è l’attaccante, per dare confidenza all’attaccante. Quando l’attaccante non segna ha bisogno di fare uno o due gol per stare meglio. Mi trovo bene con tutti e scherzo con tutti nello spogliatoio. Piatek è un attaccante e quando un attaccante non segna non sta bene. Adesso è tornato ed è carico, andare via con la nazionale gli ha fatto bene”.
Infine un messaggio ai compagni di squadra: “Chiedo ai miei compagni di fare come abbiamo fatto fino adesso, reagendo sempre da professionisti. Il calcio è così, non puoi vincere sempre tutte le partite. Dobbiamo sempre lavorare, facendo il massimo, per tornare al sorriso”.