C’era il sì di Ceballos al Milan in estate, ma la trattativa non è andata a buon fine per un altro motivo. Il giocatore ora è leader nell’Arsenal.
Per lungo tempo in estate il Milan ha provato a prender Dani Ceballos. Dopo le prestazioni straordinarie all’Europeo Under 21, tutti si erano convinti che lui era il rinforzo giusto per il centrocampo rossonero. E c’era anche il benestare del Real Madrid.
Infatti i Blancos lo avevano inserito nella lista dei cedibili per sfoltire la rosa. Ci sono stati diversi contatti coi rossoneri, con tanto di viaggio di Paolo Maldini, Zvonimir Boban e Frederic Massara nella capitale spagnola. Quell’incontro ha poi portato all’acquisto di Theo Hernandez, beccato qualche giorno dopo insieme allo stesso Maldini a Ibiza a parlare in un locale. Ma si era parlato anche dello stesso Ceballos, e c’era anche un principio di accordo.
O meglio, come raccontano i colleghi di Calciomercato.com, il giocatore aveva dato il via libera al Milan: era contento della destinazione e di intraprendere un nuovo percorso in Italia. A bloccare tutto, però, la formula del trasferimento. Sia il Real che lo stesso Ceballos volevano concludere la trattativa in prestito secco e oneroso. Non ne ha voluto sapere la società di via Aldo Rossi, anche per ordini di Elliott Management: solo acquisti a titolo definitivo, niente prestiti per valorizzare giocatori di altre squadre. A quel punto strada spianata per l’Arsenal.
Qualche settimana dopo, infatti, è arrivata l’ufficialità del passaggio del centrocampista spagnolo a Londra. Un accordo molto strano quello fra i Gunners e il Real: prestito secco a 17 milioni di euro. Una cifra spropositata per un giocatore solamente per un anno. Chiaramente a queste condizioni il Milan si è tagliato fuori, e con giusta ragione. Sicuramente c’è il rammarico di non essere arrivati ad un giocatore del genere: qualità tecniche fuori dal comune e grande personalità. Non è un caso se, in pochi mesi, ha già preso le redini dell’Arsenal con l’obiettivo di tornare al Real Madrid e di prendersi la sua rivincita.
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