Milan, continua la crisi di Krzysztof Piatek: il digiuno si prolunga anche in nazione. Bisogna tornare molto indietro per trovare il suo ultimo goal su azione.
Krzysztof Piatek, il digiuno continua. Al Milan così come in nazionale. E allora meno male che è in arrivo il Lecce, come evidenzia La Gazzetta dello Sport oggi in edicola. Perché proprio contro i salentini che nacque il Pistolero, con un super poker in Coppa Italia nel giorno del suo grande esordio.
Serve un’iniezione di fiducia, una spinta per rompere il ghiaccio e ripartire come solo lui sa. Nel frattempo, bisogna tornare indietro di un bel po’ per trovare i suoi ultimi gol all’attivo: il 19 maggio in campionato contro il Frosinone, e il 10 giugno a Israele con la nazionale.
Le difficoltà sono iniziate quest’estate con Marco Giampaolo. L’ex tecnico gli chiedeva infatti movimenti di grande ampiezza, portandolo troppe volte fuori dall’area e lontano dalla porta. Ma il bomber polacco anche ci ha messo del suo, con svariati errori sotto porta che fino a poco fa non avrebbe commesso.
Ma ci sono anche le diverse filosofie di gioco dietro questo crollo verticale. Come infatti evidenzia il quotidiano, Piatek toccava decisamente più palloni in area nel pieno del suo exploit. Ben 78 nelle prime sette partite col Genoa, scesi a 48 nelle prime sette con Gattuso e ridotti ulteriormente a 43 quest’anno con Giampaolo.
La missione di Stefano Pioli, quindi, sarà anche quella di riaccendere una macchina da gol al momento incettapasi. Bisogna restituirgli una chiara identità tattica, rimetterlo al centro della manovra milanista e renderlo nuovamente spietato in area. Magari già domenica sera a San Siro, possibilmente.
Calhanoglu: “Grazie Giampaolo, al Milan si cambia velocemente”