EX MILAN STORY – Taiwo, dal fallimento rossonero alla Lapponia

La storia di Taye Taiwo, terzino sinistro meteora al Milan e la cui carriera è crollata negli anni fino all’approdo in Finlandia, gioca in Lapponia oggi.

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Taye Taiwo (©Getty Images)

Nella storia del Milan, come in quella di tutti i club, ci sono giocatori che sono arrivati per essere rinforzi importanti e che in seguito hanno rappresentato delle delusioni.

Oggi ci occuperemo di Taye Taiwo, terzino sinistro arrivato in maglia rossonera nell’estate 2011 per essere un titolare e presto scaricato a causa delle pessime prestazioni. La sua carriera ha subito un costante declino, nonostante promettesse bene agli inizi. Come lui, anche altri colleghi hanno avuto la medesima sorte. Non a tutti può andare bene.

Taye Taiwo, gli esordi in Nigeria e l’approdo al Marsiglia

Taiwo è nato il 16 aprile 1985 a Lagos (Nigeria), città tra le più popolose al mondo. Come tanti altri ragazzi africani ha deciso di intraprendere la carriera del calciatore per trovare fortuna. Si fa notare nel Gabros International FC e soprattutto nel Lobi Stars FC, dove approda nel 2004.

Con ben 7 gol in 28 partite e diverse buone prestazioni anche con le nazionali giovanili nigeriane riesce a finire nel mirino dei club europei. Nel gennaio 2005 il Marsiglia investe circa 200 mila euro per assicurarselo e portarlo in Francia. Il ritorno di Bixente Lizarazu al Bayern Monaco aveva spinto il club della Costa Azzurra a prendere un nuovo laterale mancino. Gli osservatori hanno individuato in lui un potenziale ottimo rinforzo.

Taiwo esordisce in Ligue 1 il 12 marzo nella partita casalinga vinta 2-1 contro il Lens, viene impiegato da titolare e gioca 61 minuti. Termina quella stagione con 4 presenze nel Marsiglia, ma in estate è protagonista del Mondiale Under 20 nei Paesi Bassi. La Nigeria arriva fino alla finale, poi persa 2-1 contro l’Argentina. Lui segna anche due gol, risultando il terzo miglior giocatore della competizione dietro a Lionel Messi e Obi Mikel.

Nel Marsiglia diventa titolare della fascia sinistra, dove spicca per doti atletiche e fisiche. Oltre ai cross, non disdegna neppure qualche tentativo personale verso la porta avversaria (sulle punizioni sa essere particolarmente pericoloso). Infatti, saranno ben 23 i gol totali segnati dal nigeriano al termine della sua esperienza in Costa Azzurra. Gioca sia in Europa League che in Champions con la squadra marsigliese. Nella stagione 2009/2010 vince la Ligue 1 e la Coppa di Lega sotto la guida di Didier Deschamps. In quella seguente conquista la Supercoppa e un’altra Coppa di Lega (sua rete decisiva col Montpellier).

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Taye Taiwo ai tempi del Marsiglia (©Getty Images)

Il trasferimento al Milan e il fallimento

Viste le buone prestazioni nel Marsiglia e con la maglia della Nigeria, nel 2011 il Milan approfitta della scadenza di contratto di Taiwo per tesserarlo a parametro zero in estate. Accordo triennale. La squadra rossonera, allora allenata da Massimiliano Allegri, era reduce dalla vittoria dello Scudetto e voleva un rinforzo sulla corsia sinistra difensiva. Taye era ritenuto adatto.

In rossonero vince la Supercoppa Italiana, ma nel derby di Pechino contro l’Inter non gioca. Il suo esordio avviene in campionato il 24 settembre nel match vinto 1-0 col Cesena a San Siro, dove parte titolare e dopo 51 minuti viene sostituito. Non convince e non riesce a diventare un titolare nel Milan. Del terzino devastante visto in Francia non c’è traccia, in Italia sembra abbastanza impacciato e commette diversi errori.

Allegri gli preferisce Gianluca Zambrotta e Luca Antonini. Gli concede altre sette chance, tre in Serie A e quattro in Champions League, ma a gennaio 2012 il Milan decide di prendere Djamel Mesbah dal Lecce e di cedere Taiwo. Il nigeriano non vestirà più la maglia rossonera e perderà pure quella della Nigeria successivamente.

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Taye Taiwo era stato presentato con Philippe Mexes, Stephan El Shaarawy e Alberto Paloschi (©Getty Images)

I prestiti al Queens Park Rangers e alla Dinamo Kiev, poi la Turchia

Il 24 gennaio 2012 si trasferisce in prestito al Queens Park Rangers, dove trova più spazio. Mette insieme 15 presenze totali, 13 da titolare contribuendo con 1 gol e 3 assist alla salvezza in Premier League della squadra allenata da Neil Warnock. Il QPR a fine stagione decide di non acquistare il cartellino del giocatore, che farà dunque ritorno a Milanello.

Il Milan non intende puntare su di lui e cerca di cederlo, riuscendoci a fine luglio quando la Dinamo Kiev preleva il terzino nigeriano con la formula del prestito con diritto di riscatto. In Ucraina gioca 31 partite, la maggior parte da titolare, disputando sia Champions che Europa League. Ma al termine della stagione non viene riscattato e deve nuovamente tornare in Italia.

Il club rossonero pur di liberarsene lo cede praticamente a titolo gratuito al Bursaspor, in Turchia. Nell’estate 2013 Taiwo decide di ripartire dalla Super Lig. Nella squadra turca è titolare, alla prima stagione mette assieme 37 presenze con 3 gol e 6 assist. Sembrava filare tutto liscio, ma nell’aprile 2015 arriva la risoluzione del contratto. Era stato escluso dalla rosa a causa della controversa legge anti-stranieri imposta per la stagione 2014-2015 dalla Turkish Football Federation.

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Taye Taiwo con la maglia della Dinamo Kiev (©Getty Images)

Le avventure in Finlandia, Svizzera e Svezia

Rimasto senza squadra, il giocatore classe 1985 nell’agosto 2015 firma per l’HJK Helsinki. Rimane in Finlandia fino al 2016, collezionando complessivamente 45 presenze e 9 gol. Lascia buoni ricordi e nel gennaio seguente si trasferisce in Svizzera per indossare la maglia del Losanna. Firma un contratto fino a fine stagione e non viene confermato dopo le 13 gare giocate nella Super League elvetica.

Taiwo ad agosto decide di tornare in Scandinavia, ma stavolta in Svezia. Accetta l’offerta dell’AFC Eskilstuna. Contratto di pochi mesi per l’allora 32enne terzino sinistro nigeriano, il quale disputa 9 partite (con annessa retrocessione della squadra) prima di trovarsi nuovamente svincolato. Dopo alcuni mesi, sceglie di fermarsi nel nord Europa e ritorna giocare in Finlandia.

Nel marzo 2018, infatti, firma con il Rovaniemen Palloseura, dove ritrova Toni Koskela (allenava le riserve nell’HJK Helsinki. Il RoPS è una formazione originaria della Lapponia, la città si trova vicino al Circolo Polare Artico. L’ex Milan tuttora milita lì e indossa la maglia numero 3. Ha 34 anni e sono ormai distanti i tempi in cui sembrava destinato a diventare uno dei migliori interpreti mondiali nel suo ruolo.

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Taye Taiwo con la maglia del RoPS

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