Stefano Pioli molto motivato per la nuova avventura al Milan. Ha le idee chiare sul lavoro da svolgere e conta di dare una svolta alla squadra rossonera.
Stefano Pioli è convinto di poter svolgere un buon lavoro al Milan, nonostante la squadra abbia faticato molto in questo inizio di campionato. A suo avviso i giocatori hanno tanto potenziale inespresso e conta di tirarglielo fuori, spingendoli a dare il massimo.
Il lavoro che lo attende sarà complicato e ne è consapevole, però ha la consapevolezza di avere i mezzi per riuscire nella sua missione. La dirigenza gli ha dato fiducia, anche se non è stato smentito un tentativo per Luciano Spalletti prima di contattare lui e accordarsi. Adesso c’è attesa di vedere se, alla ripresa della Serie A, ci saranno segnali di svolta.
Pioli si è concesso anche ai microfoni di Milan TV, dopo aver già parlato in conferenza stampa a Milanello. Innanzitutto è stato interpellato su priorità e obiettivi: «Arriva un allenatore con idee e concetti diversi, quindi dobbiamo costruire la nostra identità. Sappiamo che ci sono tante partite da giocare, ma anche che il tempo nel nostro lavoro è limitato. Dobbiamo sfruttare velocemente tutti gli istanti nei quali possiamo lavorare assieme e conoscerci per diventare squadra prima possibile.».
Il nuovo allenatore rossonero è consapevole del lavoro che va svolto per riuscire a tirare fuori il massimo dai giocatori a disposizione: «Ho le idee chiare su quello che bisogna fare. L’importante sarà avere tutto il gruppo completo a disposizione. Bisogna concentrarsi sul lavoro e alla prossima partita. Guardare indietro non serve. Sui concetti e i principi di gioco dovrò cominciare da subito. Immediatamente dovrò far capire ai calciatori ciò che mi aspetto da loro, sia in termini di posizione in campo che di atteggiamenti. So che troverò un gruppo sanno, ma dovrò spronarli a dare di più perché dobbiamo fare meglio».
Quello del Milan è un gruppo giovane e ciò comporta sia pregi che difetti. Pioli ritiene di poter valorizzare i talenti presenti in organico riuscendo a fare risultati: «La giovane età dà vantaggi come entusiasmo, sfrontatezza, voglia di correre e di divertirsi. Deve essere una risorsa. I nostri non sono solo giovani, hanno anche qualità».
Al tecnico originario di Parma viene chiesto anche di Davide Astori, che lui ha allenato alla Fiorentina e che è cresciuto nel settore giovanile rossonero: «Sono sicuro che è felice di sapere che io sono qui. Ho avuto la fortuna di conoscerlo e rimarrà sempre nei miei pensieri, è una persona speciale».
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