Stefano Pioli scelto dopo la fumata nera per Luciano Spalletti: così la dirigenza si è giustificata col neo allenatore del Milan. Lo racconta il Corriere dello Sport oggi in edicola.
Milan, l’obiettivo resta la Champions League. Ed è per questo che a Stefano Pioli sarà riconosciuto anche un premio in caso di raggiungimento. Come infatti rivela il CorSport, oltre all’ingaggio da 2 milioni di euro, per il neo tecnico c’è anche un bonus di 500 mila euro.
Un ingaggio comunque parecchio inferiore rispetto a quello che avrebbe percepito Luciano Spalletti, primo nome puntato dal Diavolo per il post Giampaolo. L’intesa tra le parti oscillava infatti tra i 4 e i 5 milioni di euro, ma il mancato accordo con l’Inter per la risoluzione contrattuale ha fatto saltare tutto.
Tuttavia – rivela il quotidiano – il 53enne emiliano non è considerato un piano B dalla dirigenza. E’ vero che la società ha pensato in maniera concreta prima a Spalletti, ma al contempo non ha mai considerato Pioli una seconda scelta. E questo discorso – rivela il CorSport – è stato ribadito con forza anche al diretto interessato. Sia Paolo Maldini che Zvonimir Boban si sono pronunciati in merito.
Sono stati loro, infatti, a convincere poi una proprietà orientata appunto su Spalletti. Così alla fine la scelta è ricaduta sull’ex Fiorentina, chiamato a dare alla squadra gioco e identità. E inizierà oggi la sua avventura in rossonero: prima conoscerà Milanello e i calciatori rimasti al centro sportivo, poi dirigerà il primissimo allenamento.
Milan, Giampaolo saluta convinto che avrebbe risolto tutto