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Piatek, bluff o crisi passeggera? Il Pistolero si è smarrito

Krzysztof Piatek vive un negativo inizio di stagione e in molti si interrogano sul valore reale del numero 9 del Milan. Non è più il bomber infallibile del primo anno in Italia.

Krzysztof Piatek (©Getty Images)

Tra le certezze del nuovo Milan avrebbe dovuto esserci Krzysztof Piatek, attaccante che alla prima stagione in Italia aveva stupito tutti. 19 gol in 21 presenze col Genoa e 11 in altrettante partite con la maglia rossonera.

Segnare 30 reti non può essere qualcosa di casuale, ma l’inizio di questa annata sta facendo sorgere qualche dubbio sull’attaccante polacco. Sembra aver smarrito le sue doti da finalizzatore implacabile, rendendosi protagonista di errori in area di rigore che un anno fa non avrebbe mai commesso. Finora ha segnato solamente due gol su calcio di rigore, troppo poco.

Va sicuramente detto che il Milan non gioca un buon calcio e fatica in fase offensiva. Non a caso le conclusioni verso la porta sono poche e anche le reti scarseggiano. Inoltre, Piatek non è assistito al meglio. Questi sono aspetti che vanno assolutamente considerati in quelle che sono le valutazioni sul rendimento del numero 9 rossonero.

Tuttavia, bisogna anche dire che Krzysztof ha fallito delle occasioni più o meno facili in alcune partite. Una col Brescia, un’altra contro l’Inter e due a Torino. Tolta la partita a Verona contro l’Hellas, decisa da un suo penalty e nel quale il polacco aveva dato segnali di ripresa, le altre prestazioni sono state complessivamente negative.

C’è chi incolpa Marco Giampaolo per lo scarso apporto che Piatek dà alla squadra. Più di qualcuno ritiene che l’allenatore gli stia richiedendo un lavoro che non rientra nelle sue caratteristiche. E’ vero che il polacco è soprattutto un centravanti d’area di rigore, ma chiedergli alcune sponde e qualche passaggio preciso ai compagni non ci sembra una richiesta esagerata. Purtroppo Krzysztof sta sbagliando anche cose facilissime e di questo non si può incolpare l’allenatore.

Piatek deve lavorare per diventare un attaccante più completo, in tutte le grandi squadre il punto di riferimento offensivo sa giocare anche fuori dall’area. Ovviamente non si possono avere pretese eccessive, viste le caratteristiche in suo possesso, però dal calciatore deve arrivare uno sforzo maggiore nell’aiutare la squadra. E i compagni devono assolutamente assisterlo meglio.

C’è chi ritiene Piatek un bluff, uno di quei giocatori che magari riescono ad avere un alto rendimento per una o due stagioni salvo poi perdersi. Altri pensano che lui stia attraversando solamente un periodo di crisi passeggera, seppur un po’ prolungato. Infatti, già dall’estate si erano viste alcune sue difficoltà.

A nostro avviso Piatek tornerà a segnare appena ritroverà un po’ di serenità e quando il Milan giocherà meglio, riuscendo ad innescarlo in maniera più efficace e continuativa. Anche se il Milan ora sta scoprendo Rafael Leao, non può accantonare l’ex Genoa senza preoccuparsi di recuperarlo. I suoi gol servono ed è presto per bollarlo come “bidone”.

Chiaramente lui deve metterci qualcosa in più rispetto a quanto visto finora, perché è abbastanza irriconoscibile in confronto alla passata stagione. Ma tale discorso riguarda tutto il gruppo, perché di questo inizio di stagione a salvarsi sono in pochissimi.

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Scritto da
Matteo B.