Milan, in campo i nuovi: lo ordina direttamente Elliott. La proprietà ha speso complessivamente 150 milioni per il mercato e pretende gli acquisti regolarmente in campo.
Marco Giampaolo contestato anche direttamente da Elliott: lo rivela il Corriere dello Sport oggi in edicola. La proprietà non solo gli recrimina di non aver tenuto fede alle promesse estive, ma anche di non aver esaltato a dovere gli acquisti rossoneri.
150 milioni non sfruttati a dovere finora. Ossia la cifra spesa complessivamente per otto giocatori tra le varie sessioni estive. Ma di questi, pochissimi hanno visto il campo se non col contagocce. E chi lo ha fatto non ha certo brillato come avrebbe dovuto.
Iniziando da Krzysztof Piatek e Lucas Paquetá, svalutati e sfiduciati in questo nuovo avvio rossonero. Eppure determinanti per lo sprint Champions con Gennaro Gattuso. Invece Giampaolo si è ritrovato a dover ricucire i rapporti sia con l’uno che con l’altro, ma senza esaltarne nel frattempo né l’uno e né l’altro.
Stasera toccherà a Léo Duarte in difesa, causa la squalifica di Mateo Musacchio, e di fatto all’appello della titolarità manca il solo Ante Rebic. Ma sono state necessarie sei giornate di campionato per arrivare a tale traguardo, e con un minutaggio complessivo tutt’altro che esaltante per i nuovi volti.
Il mercato era stato definito funzionale per una ricostruzione che doveva partire dalle fondamenta, e invece non è stato così. E inoltre si aggiungono anche i tanti giocatori trattenuti ma non valorizzati come Hakan Calhanoglu e soprattutto Suso.
Ora dall’alto è arrivato un ordine inderogabile: in campo i rinforzi. Non solo per un obbligo di classifica, ma anche per un’impellenza economica. La proprietà li ha pagati profumatamente e vuole vederli in campo. Risultati e future plusvalenze: è questo il doppio obbligo in casa Milan.
CorSport – Milan, Gattuso apre al ritorno. Ma senza Maldini