Milan, Luciano Spalletti dice no al sondaggio rossonero: ecco i motivi del rifiuto. Eppure, secondo il quotidiano, il tecnico toscano sarebbe stato perfetto per il Diavolo.
No di Luciano Spalletti al Milan. Come rivelato dal Corriere dello Sport oggi in edicola, non sarà il tecnico toscano l’eventuale erede di Marco Giampaolo in caso di esonero.
L’ex Inter, al primo vero sondaggio rossonero, ha già declinato l’invito. Eppure sarebbe stato perfetto per questo Milan così disperatamente anemico. Un profilo stile Gennaro Gattuso, ma con ulteriore conoscenza calcistica a suo favore.
Spalletti – riferisce il CorSport – avrebbe avuto tutto ciò che serviva al Diavolo in questo momento: grinta, personalità, lampi di genio, metodo e soprattutto conoscenza. Ma niente da fare e via al primo nome della lista.
Spalletti ha rifiutato perché sta aspettando l’occasione giusta per ripartire, e ha ritenuto che il Milan non lo fosse. Subentrare non sarebbe stato nemmeno un grosso problema: non gli piace, ma nemmeno lo spaventa e lo ha già fatto a Empoli, Udine e Roma.
Eppure, a differenza delle due ultime esperienze, in questo caso non si sarebbe dovuto confrontare con una personalità enorme nello spogliatoio milanista. Non ci sarebbe stato un Totti romanista o un Icardi interista.
Anzi: l’assenza di personalità forti è uno dei grosso problema di questo Milan. Questa squadra diseredata e umiliata di oggi – sottolinea ancora il quotidiano – sarebbe stata in realtà perfetta per lui. Peccato però che il diretto interessato non sia dello stesso parere.
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