Una sfida dal sapore speciale per Suso contro il “suo” Genoa. Lo spagnolo deve dare un senso alla sua esperienza al Milan. Da Marassi passa anche il rinnovo di contratto.
Per il Milan è stata una settimana molto difficile. Sono piovute critiche da ogni dove per la squadra, per l’allenatore e anche per la proprietà. La sconfitta contro la Fiorentina è stata troppo pesante per passare inosservata.
Marco Giampaolo si è preso la maggior parte delle colpe, ma i tifosi hanno preso di mira anche alcuni calciatori. Continua ad essere teso il rapporto con Jesus Suso, incapace di essere determinante nonostante l’immeritata nomea di leader tecnico di questa squadra. L’allenatore lo aveva messo al centro del suo progetto tattico, ma lo spagnolo ha deluso, ancora, su tutta la linea. Ma il suo posto da titolare, stando a quanto dice il mister, non è in discussione.
Genoa-Milan, Suso ci sarà
Giampaolo infatti crede molto nelle qualità di Suso, sostituito per la prima volta in questo inizio di stagione domenica per Samu Castillejo. Lo spagnolo ha delle potenzialità molto alte, ma è evidente che non è ai livelli (tecnici e di personalità) sperati. Il Milan tutto contro il Genoa si gioca parecchio. Lo stesso vale anche per l’ex Liverpool, che è arrivato anche lui al classico punto di non ritorno. O il salto di qualità o l’incompiutezza eterna.
Proprio Genoa, sì, la squadra che gli ha permesso di emergere in Serie A. Nel gennaio del 2015 l’arrivo al Milan; esattamente un anno dopo il prestito al Grifone. Con Gian Piero Gasperini, che lo collocò da ala destra nel suo solito 3-4-3, giocò benissimo, con tanto di tripletta contro il Frosinone. La società rossonera pensò di cederlo al rientro, ma Vincenzo Montella bloccò tutto. Da lì è iniziata la storia di Suso al Milan. Tutt’altro che indimenticabile, almeno fino ad ora.
Suso, serve la svolta
Suso ha già segnato a Marassi e contro il Genoa nella scorsa stagione (0-2 per il Diavolo il risultato finale), ora spera di ripetersi e di lasciare finalmente il segno, cosa che ormai non riesce a fare da tempo. Giampaolo, dopo l’esperimento della trequarti, lo ha riportato nella sua zona di comfort, la fascia destra, lì dove riesce ad esprimersi al meglio ma, al tempo stesso, dove è maggiormente prevedibile vista la sua tendenza a rientrare sul sinistro e calciare a giro.
Serve un cambio di rotta, e il prima possibile. Si pensava che con Giampaolo e in una nuova posizione si potesse vedere un altro Suso. Furono incoraggianti le prestazioni nell’International Champions Cup, in particolare contro il Manchester United a Cardiff, dove riuscì a segnare un gol molto bello. Purtroppo, però, la stagione dello spagnolo è iniziata e finita lì. E adesso la tifoseria non gli perdona più nulla. E con giusta ragione. Speriamo che l’aria di Marassi possa aiutarlo a trovare la giusta via per dare un senso alla sua esperienza in rossonero.
Milan-Suso, rinnovo in stallo
A proposito. Il Milan ha incontrato più volte Alessandro Lucci negli ultimi mesi. Sul piatto sempre il discorso legato al rinnovo di Suso. Lo spagnolo è in scadenza nel 2022 e percepisce circa 3 milioni. Chiede il prolungamento di almeno due anni e uno stipendio da top player intorno ai 5 milioni. Su questo c’è ovviamente l’inghippo, perché Elliott non dà la possibilità a Maldini e Boban di firmare contratti così onerosi.
Tra l’altro nell’accordo attuale c’è la famosa clausola rescissoria da 30 milioni circa. Che nessuno in estate si è sentito di pagare per acquistarlo. Le offerte arrivate si aggiravano tutte intorno ai 20 milioni. In effetti, la scorsa non è stata una stagione altamente entusiasmante di Suso. La società deve ancora valutare se toglierla o meno. In ogni caso la situazione è in fase di stallo e per adesso i contatti sono fermi. Al contrario di Davide Calabria, con il quale è già tutto definito. Manca soltanto l’ufficialità.
Sassuolo, il sindaco Menani: “Squinzi voleva acquistare il Milan”