Genoa-Milan sarà decisiva per il futuro di Giampaolo sulla panchina rossonera. Intanto avanzano le prime candidatura: Rudi Garcia è quella più forte.
Se a Genova non arriverà il risultato, Marco Giampaolo rischierà seriamente di lasciare già il Milan. Come spiega Peppe Di Stefano a Sky Sport, un altro ko, il quinto in sette partite, costringerebbe la società a fare delle scelte magari anche per dare una scossa all’ambiente.
Per adesso l’allenatore non si tocca. Lo ha ribadito ancora Paolo Maldini nel post partita di ieri. Credono molto nel tecnico e sperano che possa esserci un cambio di passo da qui ai prossimi giorni. Sono anche consapevoli che la rosa è molto giovane e che, di base, c’è un problema di natura psicologica. Intanto Sportmediaset avanza già le prime candidature in caso di esonero Giampaolo.
Il nome più forte in queste ore è quello di Rudi Garcia, libero da vincoli contrattuali dopo l’esperienza al Marsiglia. Ex Roma, conosce già la Serie A ed è una personalità molto forte: per questo la dirigenza rossonera potrebbe valutare un suo arrivo. Anche Claudio Ranieri è considerato un buon profilo da traghettatore, ma ci dimentichiamo che siamo soltanto ad inizio stagione. L’ex Leicester è sicuramente un allenatore di spessore, ideale per situazioni critiche. Ma è dura per lui entrare in corso con un campionato ancora tutto da giocare.
Restano invece più indietro le candidature di Luciano Spalletti e Massimiliano Allegri, due tecnici fuori budget. Stessa posizione anche per Andriy Shevchenko, nome uscito fuori nelle ultime ore ma è quello meno probabile. In questo momento il Milan ha bisogno di certezze e l’ucraino non rappresenta di certo quel tipo di allenatore. Tra l’altro abbiamo già visto come le vecchie glorie non hanno mai avuto troppa fortuna nel ruolo di tecnici…
Stanotte comunque si è tenuto un vertice fra Paolo Maldini, Zvonimir Boban e Frederic Massara. Giampaolo è confermato, e nel frattempo rinuncia ad un evento in programma oggi pomeriggio per rimanere concentrato sulla partita di Genova. Bisogna vincere ad ogni costo per scacciare la crisi e difendere le posizioni. Dell’allenatore e non solo. Un suo esonero sarebbe un fallimento del Milan intero, da Maldini a Elliott.
Milan, vertice nella notte. Giampaolo rinuncia ad un evento