Non sarà Andriy Shevchenko il prossimo allenatore del Milan: il c.t. ucraino per ora ha altri obiettivi da raggiungere.
Da ieri, dopo il pesante k.o. interno con la Fiorentina, in casa Milan non si fa che parlare di un possibile cambio imminente sulla panchina.
Marco Giampaolo è ovviamente a rischio dopo le tre sconfitte consecutive in campionato, anche per colpa di un gioco che stenta a decollare nonostante i tanti proclami dell’allenatore abruzzese.
La stampa ed i vari media già ipotizzano i nomi per il dopo-Giampaolo; tante le piste sulle quali il Milan potrebbe fiondarsi, soprattutto in caso di flop anche nel prossimo match di campionato contro il Genoa.
Tra questi c’è anche una vecchia conoscenza milanista: Andriy Shevchenko, storico ex centravanti rossonero e attuale commissario tecnico dell’Ucraina. Oggi diversi organi di stampa hanno fatto il nome di Sheva e del suo collaboratore Mauro Tassotti per il futuro della panchina del Milan.
Un’ipotesi smentita però dalla Gazzetta dello Sport; il portale web del quotidiano sportivo ha rivelato che Shevchenko ha altri piani per il suo immediato futuro: vuole continuare il lavoro con la sua Nazionale e portare gli ucraini a giocarsi l’Europeo 2020 da protagonisti.
Difficile, anzi quasi impossibile, che l’ex numero 7 rossonero possa accettare o prendere in considerazione una chiamata da Milanello. In caso di esonero di Giampaolo dunque il Milan virerebbe su allenatori non impegnati: occhio alle piste che portano a Garcia, Spalletti o Ranieri.
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