Stasera San Siro è stato teatro della partita Milan-Fiorentina, valida per la sesta giornata del campionato Serie A 2019/2020. Un match molto atteso, considerando che i rossoneri venivano da due sconfitte contro Inter e Torino.
La squadra di Marco Giampaolo delude ancora, perdendo malamente per 3-1 tra fischi e contestazione dei propri tifosi. Viola avanti al 13′ grazie al calcio di rigore di Erick Pulgar, raddoppio al 66′ di Gaetano Castrovilli con una conclusione ravvicinata in area. Dieci minuti prima l’espulsione di Mateo Musacchio. Il tris viene firmato da Frank Ribery al 78′. Gol milanista realizzato da Rafael Leao all’80 su azione personale. Terza sconfitta di fila per il Diavolo, veramente in crisi: sia di gioco che di risultati.
Inizio di partita equilibrato, con il Milan che all’8′ crea una prima azione pericolosa col taglio di Calhanoglu ben servito da Leao, poi sul cross del turco la palla arriva a Calabria dopo una deviazione avversaria e il tiro dalla distanza del terzino termina fuori. Due minuti dopo la risposta della Fiorentina, che su uno schema su calcio di punizione libera alla conclusione Chiesa: pallone deviato in corner.
Al 12′ bruttissima palla persa da Calhanoglu a centrocampo, Ribery ne salta due e arriva alla conclusione a botta sicura in area trovando Donnarumma bravissimo nella respinta. Sul prosieguo dell’azione Bennacer commette fallo su Chiesa e l’arbitro Giacomelli concede il calcio di rigore. Dal dischetto Pulgar spiazza Donnarumma e porta sullo 0-1 i viola. Il Milan cerca di reagire, ma trova pochi spazi. Al 23′ Suso si mette in proprio con una conclusione di sinistro dalla distanza, Dragowski alza in corner.
Al 28′ pessimo appoggio di testa di Theo Hernandez sulla trequarti, sullo sviluppo dell’azione la Fiorentina riesce ad andare in gol col tiro potente di Castrovilli ma l’assist-man Chiesa era in fuorigioco e pertanto la rete viene annullata. Al 34′ bella azione dei rossoneri, Calhanoglu arriva al cross dalla sinistra e Leao in area non riesce a trovare la zampata del gol.
Due minuti dopo risposta viola, Pulgar è libero di calciare da fuori area e non inquadra la porta. Successivamente gran assist di tacco di Lirola per il rimorchio in area di Chiesa, che prova un tiro-cross che termina sul fondo. Poco dopo altra conclusione del figlio d’arte, stavolta dalla distanza: palla ampiamente alla destra di Donnarumma. La squadra di Giampaolo fatica a creare grosse chance e al termine del primo tempo i tifosi presenti fischiano per il disappunto.
Dopo l’intervallo Kessie viene sostituito da Krunic. Il Milan cerca di proporsi in avanti, ma senza trovare particolari sbocchi. Al 55′ Musacchio viene espulso per un brutto fallo su Ribery. L’arbitro Giacomelli è andato al monitor prima di mostrare il cartellino rosso, inizialmente aveva optato per l’ammonizione. Giampaolo inserisce Duarte per Piatek, dunque è Leao ad essere schierato da prima punta.
Al 58′ Pulgar calcia da fuori area col destro chiamando Donnarumma alla deviazione in angolo. La Fiorentina con la superiorità numerica ha ovviamente un vantaggio importante e al 66′ va sullo 0-2 con la conclusione in area di Castrovilli dopo la respinta di Donnarumma sul cross di Chiesa. Il pubblico di San Siro fischia e contesta giocatori, Giampaolo e società. Al 69′ Bennacer provoca un altro rigore, commettendo fallo su Castrovilli. Stavolta dagli 11 metri ci va Chiesa e Donnarumma respinge.
Un Milan veramente passivo e che fatica a respingere le offensive della Fiorentina, in totale controllo della gara. Al 76′ Ribery si libera al tiro col sinistro, ma il pallone viene deviato in angolo da Duarte. Proprio Ribery al 78′ firma lo 0-3 con una bel tiro dall’interno dell’area di rigore. Subito dopo Giampaolo toglie Suso e mette Castillejo, tanti fischi da parte dei tifosi.
All’80’ lampo di Rafael Leao, che su azione personale batte Dragowski e fa 3-1. Quattro minuti dopo Montella inserisce al posto di Chiesa l’ex rossonero Boateng, applaudito dai tifosi presenti al Giuseppe Meazza. All’87’ applausi di San Siro per Ribery, sostituito per fare spazio a Ghezzal. Il Milan nel finale cerca anche il secondo gol, però così si sbilancia lasciando praterie ai ragazzi di Montella. Superati i 5 minuti di recupero, l’arbitro Giacomelli fischia la fine della partita e i milanisti rimasti allo stadio ricoprono di fischi e contestazioni squadra, tecnico e dirigenza.
Milan, contestazione totale. Tifosi contro la società: “Non ci meritate”