Milanello, confronto tra Marco Giampaolo, Paolo Maldini e Frederic Massara. I dirigenti fanno il punto su cosa va e non va in casa rossonera. Il retroscena.
Marco Giampaolo e la dirigenza, vertice a Milanello. Come infatti racconta La Gazzetta dello Sport oggi in edicola, Paolo Maldini e Frederic Massara, ieri, si sono recati al centro sportivo per il classico punto della situazione all’indomani di una partita.
Di base – rivela la rosea – c’è il dispiacere per la lentezza nei progressi, come a dire che certi accorgimenti si potevano anche fare prima, ma è stato comunque apprezzato e molto il coraggio visto nella prima parte col Torino. Così come ha fatto piacere il cambio di sistema, ossia dal 4-3-1-2 al 4-3-3 ritenuto più consono, e l’impiego più deciso dei nuovi.
Inoltre, la società non dimentica la giovane età dell’organico. Perché a Torino l’età media è stata di 23 anni e 224 giorni, ovvero la seconda formazione iniziale più giovane per il Diavolo in A nell’era dei tre punti. E in effetti, messa così, non è facile creare quell’identità di cui parla sempre Giampaolo è più complicato.
Sia chiaro: riflessioni che il club fa per un discorso oggettivo ma non per creare alibi a squadra e tecnico. Perché al di là di tutto, urge comunque una svolta immediata. Il gruppo intanto è con Giampaolo, parola di Gianluigi Donnarumma: “Il mister è un grande allenatore, è normale fare un po’ di fatica all’inizio con nuove idee e giocatori nuovi. Dobbiamo continuare a seguirlo, siamo tutti con lui, arriverà la partita della svolta che ci farà cambiare la stagione”.
Milan, fiducia in Giampaolo. Ma svolta in sette giorni