Marco Giampaolo già a rischio in Milan-Fiorentina: secondo il Corriere dello Sport, ci sarebbero già tre designati in caso di esonero. Spunterebbe anche una clamorosa ipotesi in casa rossonera.
Marco Giampaolo già a rischio in Milan-Fiorentina, è questo lo scenario apocalittico avanzato dal Corriere dello Sport oggi in edicola. Mentre La Gazzetta e il Corriere della Sera riferiscono di un tecnico chiamato a una svolta anche nei risultati, ma non ancora in bilico, il CorSport invece traccia già un quadro nero della situazione.
Così il match di domenica contro la Fiorentina – evidenzia il quotidiano – si rivelerebbe già una gara da dentro o fuori, un crocevia per l’allenatore abruzzese.
E secondo il giornale, ci sarebbero già due nomi pronti nell’agenda della dirigenza rossonera in caso di un clamoroso ribaltone: Luciano Spalletti, che abita sempre a Milano e con altri due anni di contratto con l’Inter, e Claudio Ranieri, reduce dall’ultima esperienza alla Roma e attualmente senza panchina.
Sullo sfondo – sempre secondo il CdS – ci sarebbero anche due clamorose ipotesi: una porterebbe all’incredibile ritorno di Gennaro Gattuso, col tecnico che tuttavia non sembrerebbe entusiasta di rispondere ‘presente’ in caso di chiamata, e l’altra riguarderebbe invece di Massimiliano Allegri, il quale, però, ha un ingaggio fuori portata e tra l’altro si è preso un anno sabbatico dopo i successi bianconeri.
La verità – al di là di un mero dovere di cronaca di rassegna stampa – è che la situazione appare ben diversa dalla criticità raccontata dal Corriere.
Che la società non sia soddisfatta dei soli 6 punti maturati in 5 giornate, non vi è dubbio. Ma da qui a un esonero di Giampaolo, tra l’altro già tra tre giorni, ce ne passa. C’è crisi, l’implosione sembra dietro l’angolo ma non è di certo imminente: a meno di un clamoroso fracasso a San Siro, non dovrebbe registrarsi uno scenario così drammatico.
Sia perché ieri, per la prima volta in assoluto, sono arrivate grosse indicazioni sul piano del gioco, ma anche perché Giampaolo, ricordiamolo, è figlio di una scelta presa dall’intera dirigenza milanista. Tutti hanno puntato su di lui.
Quindi una tale decisione, presa così rapidamente, non solo metterebbe in cattiva luce lo stesso operato della triade Maldini-Boban-Massara, ma di fatto significherebbe anche aver sprecato un’intera estate e rischiare di compromettere l’ennesima stagione. A meno che non sia strettamente necessario, il Milan non esonererà Giampaolo. Non domenica a meno – ripetiamo – di surreali tracolli.
A tal proposito vanno registrate anche le parole di Maldini ieri nel pre partita: “Sappiamo bene che tipo di allenatore abbiamo preso. Siamo una società ambiziosa, e dobbiamo esserlo anche nel gioco. Crederemo sempre che lui sia l’allenatore giusto. Abbiamo passato questi momenti anche con Sacchi all’inizio. Una volta arrivati i risultati abbiamo creduto tutti che era la strada giusta”.
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