Oggi Inter e Milan presentano ufficialmente i progetti di Populous e Manica-Cmr per la costruzione del nuovo stadio di San Siro. Prevista la diretta live streaming.
Quella di oggi è una giornata molto importante. Non solo perché si gioca Torino-Milan, ma anche perché vengono svelati ufficialmente i due progetti in corsa per la costruzione del nuovo stadio a San Siro.
L’evento è previsto dalle ore 11 presso il Politecnico Milano-Bovisa, dove verranno mostrati al pubblico le immagini definitive dei progetti dello studio Populous e del consorzio Sportium (Manica e Cmr). Milan e Inter vogliono far vedere tutto ai propri tifosi, che potranno seguire la presentazione sull’App ufficiale rossonera e in live streaming sul nuovo sito web www.nuovostadiomilano.com.
Noi di MilanLive.it seguiremo l’appuntamento e aggiorneremo i nostri lettori su quanto accade presso il Politecnico Milano-Bovisa, dove verso le 10:45 hanno iniziato ad arrivare i dirigenti di Inter e Milan. Per i rossoneri ci sono il presidente Paolo Scaroni, l’amministratore delegato Ivan Gazidis e il chief football officer Zvonimir Boban come massimi rappresentanti.
Il primo a parlare sul palco è Scaroni: “Abbiamo lavorato per più di un anno coi nostri consulenti. Lo stadio Giuseppe Meazza così com’è non va bene per due squadre che vogliono essere protagonisti sulla scena europea. San Siro ha fatto il suo tempo, anche se lo amiamo. Inoltre per Milano un nuovo stadio può essere un’occasione per trasformare quell’area, che si anima solamente per le partite. E’ un non luogo, un deserto di asfalto con in mezzo il Meazza. Questa occasione va colta. Bisogna procedere verso il nuovo, creando un quartiere che vive 365 giorni l’anno”.
Poi tocca all’amministratore delegato nerazzurro Alessandro Antonello: “Milano è una capitale mondiale che vive di innovazione e anche di tradizione. I due club hanno pensato a come avrebbe potuto evolversi un progetto. Abbiamo voluto fare un progetto che si inserisse nella visione di Milano 2030, dove si vuole una città green e resiliente. Due proprietà internazionali vogliono investire nella nostra città con un progetto che si rivolge alle future generazioni. Vuole essere un progetto per Milano e per i suoi cittadini, non solo per club e tifosi”.
Dopo una prima introduzione ha spiegato il no alla permanenza al Giuseppe Meazza: “La storia del Giuseppe Meazza la conosciamo tutti. Oggi lo stadio mette a disposizione spazi per 24.000 metri quadri, invece in Europa ce ne sono 100.000. Un altro punto è la visibilità, oggi è solo verso il campo e verso il basso. Il terzo riguarda il confort, gli spazi tra i vari posti sono limitati e andranno allargati anche per via delle normative. Un quarto problema riguarda i servizi: bar, ristoranti, servizi igienici ecc. Non sono all’altezza attualmente. Per una ristrutturazione servono lavori importanti, da una parte la demolizione completa del primo anello e intervenire sul resto. Un rifacimento notevole e una ricostruzione. Alla fine comunque il San Siro di oggi perderebbe la sua identità. E ci sarebbe un problema di capienza, sarebbero inferiori ai 60 mili di un nuovo stadio. Inoltre ci sarebbero problemi di spazi, servizi e sicurezza. Abbiamo pensato anche ai tifosi, dato che durante i lavori dovremo migrare verso altri stadi creando disagi. In Europa hanno investito molto sulle strutture sportive, mentre in Italia no. Da noi 120 milioni di euro, fuori 125 miliardi”.
Poi torna a parlare Scaroni: “Il nostro progetto prevede un investimento da oltre 1 miliardo con uno stadio ultramoderno affiancato da un distretto multifunzionale da vivere 365 giorni l’anno. E’ previsto un ampio spazio verde. Ci sarà più verde nel nuovo San Siro, sarà più sostenibile e con un minore impatto visivo e acustico. Il nuovo stadio sarebbe più basso dell’attuale, circa 30 metri contro gli oltre 60 attuali. A livello acustico avremo un impatto minore del 60%, visto che sarà un impianto più chiuso e non aperto come il Meazza. Sarà tutto ecosostenibile“.
Antonello prosegue: “Abbiamo selezionato un gruppo di architetti per esprimere il concetto che i club hanno trasmesso per realizzare stadio e distretto. Architetti di fama mondiale che potessero esprimere qualcosa di legato alla tradizione di Milano, attirando tifosi e cittadini da tutto il mondo. Abbiamo iniziato con quattro studi. Oggi con la presentazione inizia un percorso di condivisione per raccogliere tutte le opinioni. Sono rimasti in corsa Populous e Manica”.
Ferruccio Resta, rettore del Politecnico di Milano, è poi intervenuto a sua volta sul palco: “Dipende tutto dalle ambizioni delle società, per essere competitivi servono squadre e strutture competitive. Anche noi come politecnico vogliamo essere competitivi. E’ nato un dibattito sano tra persone, a Milano ci si sa confrontare. Ovviamente bisogna arrivare a una sintesi alla fine. Questa è una grande opportunità che Milano non può perdere. Il Politecnico di Milano ha dato la propria disponibilità per collaborare. Siamo stati advisor del masterplan, dal quale partiremo. Sono onorato di essere qui“.
Si parte con il video del progetto Manica-Cmr.
Davide Manica parla per primo: “Ringrazio le squadre per averci dato la possibilità di lavorare a questo progetto. E’ stato un onore lavorare con Massimo Roj. Il nostro progetto si fonda sui due anelli, che secondo me è il più adatto per Milano. Due anelli che si intersecano, ma sono anche in equilibrio e in contropposizione tra loro. Abbiamo immagino uno stadio in un parco. 10 ettari di giardini. Abbiamo lavorato anche sull’interno dello stadio ovviamente. L’atmosfera può diventare più intensa, i posti sono più vicini al campo e lo avvolgono. Ci saranno più posti nelle curve. Ci saranno sicurezza, confort e accessibilità per i cittadini. I colori cambiano architettonicamente o con le luci. Con le partite in casa del Milan ci sarà una facciata rossa, con l’Inter sarà blu. Questo è uno stadio per la gente, per i cittadini, per Milano”.
Poi è toccato a Massimo Roj di Cmr fare un commento: “Speriamo di poter affiancare Inter e Milan per lasciare un segno nel futuro“.
Successivamente è stato mostrato il video del progetto Populous.
Alessandro Zoppini dirige lo studio Populous a Milano e ha dato parola a Chris Lee per parlare del progetto: “Un onore essere qui, mi sono specializzato nella realizzazione degli stadi. Ho progettato l’Emirates dell’Arsenal e altri. Sarebbe un onore realizzare il nuovo stadio di Inter e Milan a Milano. Abbiamo progetto 1.300 stati in tutti questi anni. Il nostro progetto si fonda sull’idea di fare une edificio per Milano. Ci siano ispirati alle icone della città, il Duomo e la Galleria. Abbiamo pensato anche alla sostenibilità e all’innovazione. Vogliamo che il nostro stadi diventi un’icona che rappresenti sia i club che la città. Vogliamo un disegno rispettoso del passato e proiettato al futuro. Lo stadio farà parte di un distretto molto importante con ampi spazi verdi e dedicati alle persone. E’ tutto sostenibile, sarà lo stadio più sostenibile d’Europa. Abbiamo rispettato ambiente e cittadini. Rivitalizzeremo l’area di San Siro, vivibile per 365 giorni. Abbiamo progetto anche un museo, che sarà sul dischetto centrale dell’attuale campo. L’edificio deve essere autentico, rispettare l’autenticità del luogo. Quando gioca il Milan sarà rosso, invece con l’Inter diventerà blu. Non cambieranno solo i colori, ma proprio l’aspetto architettonico. L’atmosfera interna prevede 60-65 mila posti molto raccolti come se fosse un teatro. I tifosi saranno circa 10 metri più vicini al campo. Il progetto sarà longevo, sarà uno stadio per Milano e molto milanese nella sua identità. Icona per il presente e per il futuro”.
Sale sul palco la leggenda milanista Franco Baresi: “San Siro è stata la mia casa per tanti anni. Ma è giusto guardare avanti, al futuro e alle nuove generazioni. Bello che le società si siano messe assieme per realizzare uno stadio futuristico che vada incontro alle esigenze delle persone. Capisco i tanti tifosi legati a San Siro, però capiranno che il futuro è questo e avere uno stadio di alto livello è importante“. Successivamente parla pure Riccardo Ferri, anche lui favorevole all’idea di vedere un nuovo impianto per i due club.
L’evento si chiude con una foto dei protagonisti rossoneri e nerazzurri presenti.