Nuovo San Siro, i dettagli dei progetti firmati Populous e Manica-Cmr. In vantaggio sembrerebbe esserci il disegno del consorzio statunitense.
Nuovo San Siro: la presentazione ufficiale ci sarà domani, ma nel frattempo è stato già tutto spoilerato. Perché i rendering dei progetti di Populous e Manica-Cmr, i candidati nella corsa finale, sono stati resi noti e hanno fatto velocemente il giro del web.
La struttura ideata da Populous, lo studio di architettura che ha rifatto Wembley e progettato il rivoluzionario stadio del Tottenham, ha pensato a un impianto parallelepipedo per la futura casa di Milan e Inter.
Un arena rivestita di vetri e luci che richiama le guglie del Duomo, con una capienza da 60-65mila posti e con le tribune a picco sul campo, in stile inglese, e le panchine inserite nelle prime file come all’Allianz Stadium di Torino.
Definito «il distretto sportivo più sostenibile d’Europa», il nuovo stadio il disegno di Populous – al momento favorito secondo La Gazzetta dello Sport – garantirebbe pannelli fotovoltaici, emissioni zero e riciclo dell’acqua piovana.
Dalle immagini divulgate si vedono anche le zone commerciali sotto le tribune: sembrano richiamare i portici di corso Vittorio Emanuele – sottolinea il quotidiano – e spuntano anche gli elegantissimi sky box su cui le società puntano tantissimo.
Nell’attuale zona di San Siro – destinato alla demolizione in caso di ok finale – ci sarà un moderno distretto commerciale e di intrattenimento, collegato allo stadio con una piazza e una fantastica scalinata.
Ill fiore all’occhiello – evidenzia La Gazzetta – è tuttavia rappresentato da due torri in stile City Life, il moderno quartiere alla moda non troppo lontano da San Siro. Una, chiamata «signature tower», è stata pensata per gli uffici con un’altezza di 28 piani e 143 metri; l’altra, più bassa, è invece destinata all’albergo.
E’ ancora da approfondire, invece, l’altra idea firmata Manica-Cmr Sportium. Appuntamento domani alle 11.00 nell’evento che i club hanno organizzato al Politecnico Bovisa, così da condividere il tutto con la città e tifosi.
Ma da quel che filtra, lo stadio del consorzio italo-americano sarebbe un’arena molto più classica, anche nella forma più tondeggiante e con due anelli che si incrociano e si uniscono. Anche qui una parte importante del progetto è diretta all’extra-stadio: un investimento da 480 milioni di euro, che comprende l’edificazione di tre torri, più basse di quelle di Populous, ma con uno spazio verde che sembra più ampio grazie anche al recupero del prato del Meazza.
Presentati domani i progetti, poi si inizierà a far sul serio. E soprattutto sarà fondamentale la decisione del Comune, il quale, entro il prossimo 10 ottobre, dovrà arrivare alla dichiarazione di pubblica utilità dell’intero masterplan. In caso di sì, potrebbe esserci una grossa accelerata per i piani e i sogni di Elliott Management Corporation e Suning Commerce Group.
Milan, peggior attacco degli ultimi dieci anni: il dato