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Giampaolo-Milan, l’avvio rilento è un’abitudine: le statistiche

Marco Giampaolo e il Milan, l’avvio a rilento è un vizietto di entrambi. Il tecnico ha sempre faticato a carburare all’inizio e il Diavolo anche non brilla. 

Marco Giampaolo, Fabio Borini e Lucas Biglia (©Getty Images)

Avvio a rilento, una vecchia abitudine sia di Marco Giampaolo che del Milan in generale. E allora quando i due percorsi si incrociano, ecco che il quadro non può che essere sconfortante.

Come infatti riferisce il Corriere dello Sport oggi in edicola,
il tecnico abruzzese, nella sua intera carriera, ha sempre impiegato più tempo degli altri a carburare. A Cagliari, per esempio, ottenne appena due punti in quattro partite nel 2006, e addirittura nemmeno uno a Cesena nel 2011.

Si registrano invece quattro punti in quattro giornate a Empoli, mentre alla Sampdoria ne ottenne sei dopo 360 minuti. Lo stesso attuale risultato in casa rossonera e lo stesso che conseguì al Brescia nel 2013. Un leggero miglioramento spunta solo tra Cremona e Catania, quando in quel caso ottenne 7 punti su 12 a disposizione.

Parallelamente alla storia del tecnico abruzzese, si aggiunge poi quella milanista. Massimiliano Allegri, al suo primo anno, ottenne appena infatti cinque punti su 12, salvo poi vincere lo scudetto a fine stagione. Molto meglio l’approccio di Clarence Seedorf con 7 punti nelle prime quattro, lo stesso di Filippo Inzaghi, mentre Sinisa Mihajlovic si fermò a sei nella stagione 2015/16.

Soltanto cinque, invece, per Cristian Brocchi e poi c’è Vincenzo Montella con sei. Fece ancora peggio Gennaro Gattuso al suo esordio in prima squadra: il famoso pareggio di Benevento allo scadere, il successo col Bologna e poi le due sconfitte tra Hellas e Atalanta. Risultato finale: 4 punti all’avvio.

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Scritto da
Pasquale Cacciola