Milan-Inter, attenzione ai secondi tempi: dati e precedenti

Milan-Inter, è soprattutto nella ripresa che si decide il derby. La Gazzetta dello Sport propone dei dati tangibili e chiarissimi: attenzione soprattutto dal 75esimo in poi. 

Marco Giampaolo
Marco Giampaolo (©Getty Images)

Milan-Inter, occhio al secondo tempo e soprattutto dal 75esimo minuto in poi. Perché come evidenzia La Gazzetta dello Sport oggi in edicola, è specialmente lì che le due compagini tendono a farsi male.

I dati degli ultimi dieci derby, infatti, parlano chiaro: nei primi 45 minuti sono arrivati appena 7 goal, a fronte delle 18 reti giunte nella ripresa.

Il tutto per un totale di 10 match totali con tre vittorie interiste, due rossonere e cinque pareggi. A testimoniare che la tensione aumenti principalmente nel finale, del resto, sono proprio le ultime uscite: dal 2-2 di Ivan Perisic segnati al 92esimo nella stagione 2016/17, all’altro 2-2 firmato da Cristian Zapata al 97esimo nel amtch di ritorno.

Il recupero ha premiato anche Mauro Icardi un anno fa: gol vittoria con uscita sconclusionata di Gianluigi Donnarumma. Per quanto riguarda i goal, questi – evidenzia ancora la rosea – arrivano tutti dall’area di rigore. Dal 2014 in poi, infatti, Solo Freddy Guarin, Antonio Candreva e Suso sono riusciti a colpire da lontano. Tutti gli altri, invece, hanno lasciato il segno nella zona ravvicinata della porta.

Per quanto riguarda invece i calci d’angolo, qui è il Milan che parte in vantaggio: gol di Alex, Alessio Romagnoli, Zapata e Mateo Musacchio contro le sole reti di Perisi e Stefan de Vrij. Il dato che invece non piace per niente in casa Diavolo è il tabù derby che dura ormai da anni: l’ultimo successo nel classico, infatti, si registra nel 2016 con Milan-Inter 3-0 del 31 gennaio 2016. Un tabù da sfatare quanto prima. Possibilmente, già stasera.

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