Marco Giampaolo oggi ha parlato in conferenza stampa da Milanello. Siamo alla vigilia dell’atteso derby Milan-Inter di campionato. Tanta voglia di vincere.
Ci siamo quasi. Domani sera a San Siro si giocherà il derby Milan-Inter, che in questo campionato Serie A 2019/2020 arriva già alla quarta giornata. Un match molto importante per entrambe le squadre, ovviamente.
I ragazzi di Marco Giampaolo hanno bisogno di una grande prestazione e di una vittoria in uno scontro diretto per fare un salto di qualità rispetto alle opache prestazioni delle prime partite. I nerazzurri di Antonio Conte sono a punteggio pieno in classifica e vogliono altri 3 punti per rimanere in vetta e riscattare il deludente pareggio con lo Slavia Praga in Champions League.
Oggi, alla vigilia del derby Milan-Inter, la consueta conferenza stampa di mister Giampaolo da Milanello. L’allenatore rossonero, come sempre, ha affrontato più temi di attualità riguardanti la sua squadra.
Si parte dalle prime sensazioni da derby: “Le proverò da domani sera, un mio collaboratore l’anno scorso è venuto a vedere il derby e mi ha raccontato del clima, la passione e le emozioni che trascinano. E’ una sensazione che vi racconterò dopo la partita”.
Sulle consapevolezze della squadra: “L’ambizione è di giocar bene e vincere, cerco di trasmetterlo. Le vittorie aiutano a portare avanti il discorso, bisogna vincere e convincere. Il lavoro che facciamo è per arrivare a questo tipo di sintesi”.
Se è la partita più importante della carriera di Giampaolo: “Nessun allenatore ha avuto la strada spianata. E’ una partita importante, fa storia a sé. Ne ho vissuti a Genova e so cosa significa per i tifosi, l’ambiente, i rumori. E’ una delle più importanti, ambisco a giocarne tante”.
Sui malumori dei suoi calciatori: “Voglio gente vogliosa, concentrata, entusiasta. I nervosismi non mi interessano. Il livello si alza da solo con queste partite. Il dispendio di energia è sicuramente alto, voglio giocatori sereni, senza tensioni”.
Quanto peserà Brozovic nelle fila interiste: “Il problema non sta nell’individuo, ma nel lavoro di squadra, nella maturità tattica. E’ la partita più difficile per la contrapposizione, bisogna fare una gara di alto livello generale”.
Sull’Inter possibile favorita: “In ogni partita c’è qualcosa da vincere e da perdere. E’ una sfida importante come tutte le altre. L’Inter sta meglio? Non lo so, la gara sfugge da ogni pronostico. Confido nella capacità di poterla fare nello stesso modo”.
Sul gioco del Milan contro le rivali ‘big’: “Spesso dopo il lavoro che fai in settimana arriva una partita chiave, che ti fa svoltare. Prima o poi arriva il momento di pensare meno e con più consapevolezza. Ogni partita è buona per fare esprimere una squadra sulle cose che proviamo e riproviamo”.
Sui vantaggi del partire sfavoriti: “Non mi interessa partire più o meno sfavorito, bisogna badare ai dettagli. Non si fanno pronostici”.
Su quanto il sistema di gioco influisce sulla qualità: “Lavoriamo per ottimizzare tutto, non dipende mai da qualcosa soltanto. Dipende tutto dall’atteggiamento, dalla qualità, dalla freddezza, dall’altruismo. Un insieme di cose”.
Se il Milan può imitare lo Slavia Praga: “Puntiamo a fare meglio, possiamo difenderci bene anche tenendo palla. Non è necessario difendere solo stando nel fortino. L’ambizione è di far bene molte cose, idealmente non mi piace difendere basso, senza riconquista sulle palle alte. Dobbiamo perfezionarci su questo. Serve una crescita tattica, capacità di equilibrio. Curare i dettagli”.
Sui confronti con Conte: “Non l’ho mai affrontato, so che evoluzione ha avuto e sarà un confronto importante. L’ho seguito, è un tecnico importante”.
Sulla possibile svolta nel derby: “Ogni partita è buona, d’incanto giochi la partita giusta, che ti fa acquisire autostima. Nelle amichevoli la squadra ha espresso trame e sistemi molto vicini al nostro pensiero. In campionato siamo riusciti meno, ma quello spartito la squadra l’aveva parzialmente assimilato. Capita la partita in cui riesci a ritrovare le soluzioni quotidiane”.
Sul punto della situazione sui nuovi: “Per me esiste un Milan, non i singoli. Alleno 23 giocatori, dei quali sono contento. Non discuto dei singoli calciatori, il Milan è al di sopra di ogni interesse”.
Sull’Inter e l’arrivo di Lukaku: “Non c’è differenza con Icardi, hanno qualità simili ma non mi sposta nulla”.
Sul bel gioco del Milan espresso solo in amichevole: “Le integrazioni vanno fatte, certe partite le abbiamo giocate con alcuni primavera. Lavorando assieme possiamo arrivare a fare meglio”.
Su Conti: “Domani giocherà, ha una chance importante. E’ un ragazzo che si sta allenando bene, è cresciuto rispetto a qualche mese fa. In fase difensiva sa di dover migliorare e sta lavorando tanto su questo, ci sono stati dei miglioramenti. Domani potrà dimostrare come sta”.
Sulla serenità della squadra: “Dico sempre ai calciatori di divertirsi in modo responsabile, fare le cose per bene ma giocando la partita. Da bambini ci divertivamo passandoci la palla, se dovevo correre verso gli altri era una fatica. Il calcio è questo, è bello se ci si diverte, ci si entusiasma e si cresce. Bisogna battere questa squadra qui. A Verona ci siamo passati forse troppo la palla, poco decisivi negli ultimi metri. Sono difficoltà di percorso. Il mantra è gioia e divertimento”.
Sul confronto con Paquetà: “Nessun confronto o nessun nervosismo, è stata una chiacchierata che ad arte, a voi piace ingigantire e strumentalizzare, per il derby è stata fatta grossa. Nulla di clamoroso”.
Come si è affacciato al derby Giampaolo: “Con serenità, volontà, sappiamo che c’è da scalare tanto”.
Sulla possibile presenza di Biglia: “Lui è un giocatore esperto, sa giocare le partite. Ho detto dopo Verona che è un calciatore d’esperienza, domani si gioca in 11 o in 14″.
A che punto è Rebic? “Si è allenato bene, ha l’entusiasmo giusto, ci potrà dare una mano”.
Su che Inter si aspetta: “Gioca sempre allo stesso modo, non vedo stravolgimenti tattici. Se ci sono cambiamenti dipende molto dagli avversari. Le contrapposizioni saranno interessanti, ma noi manteniamo il nostro gioco”.
Su Donnarumma e Romagnoli, ormai uomini spogliatoio: “Ce ne sono tanti. I ventenni arrivati da poco devono ancora acquisire sicurezza dell’ambiente Milan, tutti coloro che sono già stati qui sono tutti leader, tutti esperti. Gigio è uno di questi”.
Sul rimpianto per non aver preso Sensi: “Non ho rimpianti, amo i calciatori che alleno. Non mi interessano quelli che non sono con me”.
Sull’ambiente di domani a San Siro: “Noi non dimentichiamo che rappresentiamo milioni di tifosi. Il vero patrimonio sono loro, poi viene il resto. So cosa significa regalare una gioia ai tifosi nel derby, l’ho vissuta in passato ma per me dura il tempo di un’ora. Non godo delle vittorie, è una forma mia caratteriale. I tifosi trasmettono, riesco a capire l’importanza”.
Sportmediaset – Milan-Inter: dubbio Paquetà-Rebic per Giampaolo