Lo Slavia ispira il Milan: così si batte l’Inter

Lo Slavia Praga ispira il Milan: ecco come si batte l’Inter. I ceci hanno messo a nudo i vari difetti interisti e il Diavolo ha i mezzi giusti per ripetere lo sgambetto…

Marco Giampaolo AC Milan
Marco Giampaolo (©Getty Images)

Milan-Inter, Marco Giampaolo riflette sul modulo. Come riferisce La Gazzetta dello Sport oggi in edicola, può esserci il 4-3-2-1 o il 4-3-3 per i rossoneri. Nel primo caso ci sarebbe un nuovo tentativo con Lucas Paquetá sulla trequarti, nel secondo l’esordio dal primo minuto di Ante Rebic.

Ma indipendentemente dallo schema tattico, cresce fiducia nell’ambiente milanista. Il tutto grazie allo Slavia Praga in Champions League. I ceci non solo hanno fatto scendere l’Inter sulla terra, tra i comuni mortali, ma hanno dato fiducia pure ai milanisti più scettici.

Quella squadra che finora sembrava nettamente favorita, anche in virtù del momento delicato in casa Milan, ora sembra umana. Anche perché la formazione dell’Est Europa ha mostrato come si sorprende la corazzata di Antonio Conte, mettendone a nudo i vari difetti.

Servono armi ben precise per ripetere lo sgambetto: aggressività, pressing e intercambiabilità di ruoli. Zero punti fissi e molte idee precise. Sarà capace il Diavolo di emulare la formazione biancorossa? Difficile dirlo, ma di certo non mancano i giocatori multitasking in casa Milan.

Uno di questi è proprio Rebic, l’ultimo arrivato. Predilige la fascia sinistra ma può muoversi anche sull’altra, da seconda e da prima punta. Il croato può portare fisicità e velocità in ogni lato del campo, può sfondare con la sua personalità spiccata e spazzare via la timidezza generale del Milan.

Alla lista dei flessibili si iscrive anche Paquetá, così come lo è anche Hakan Calhanoglu che, volendo, può coprire qualsiasi ruolo dalla mediana in su. Uomo ovunque del Milan di Gattuso, sta iniziando a diventare indispensabile anche per Giampaolo.

E poi – conclude la rosa – guai a sottovalutare l’utilità di Frank Kessie, un altro giocatore teoricamente in vendita e poi rimasto con un ruolo importante. Forza e aggressività sono il suo pane quotidiano, ed è difficile immaginare che Giampaolo se ne privi nel derby.

Per mettere l’Inter in difficoltà, quindi, bisogna non dare punti di riferimento, ma uno almeno ci sarà per forza: Krzysztof Piatek, tornato al gol a Verona e ora è pronto a scatenare tutto il suo strapotere. Intorno a lui potrebbero ruotare Suso, Rebic, Paquetá e Calhanoglu: quel che serve a Giampaolo è una squadra mobile, perché è soprattutto così che si può ribaltare il tabù derby che dura dal 2016.

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