Buon esordio per Ante Rebic in Verona-Milan. Il neo acquisto rossonero, il quale ha subito “interrotto” una regola di Marco Giampaolo, ora si candida anche per il derby. Le ultime.
Ora Ante Rebic punta al derby. Subentrato a Verona dove ha dimostrato subito di che pasta è fatto, il neo acquisto cerca anche il debutto in rossonero dal primo minuto.
Come evidenzia La Gazzetta dello Sport oggi in edicola, intanto il suo ingresso è stato a tratti sorprendente. Almeno per quella che sembrava essere la filosofia di Marco Giampaolo. Nonostante i soli tre allenamenti insieme al gruppo, infatti, il 25enne è stato lanciato subito nella mischia.
Una deroga alla regola a cui il tecnico aveva accennato pochi giorni prima: “Non pensiate che un giocatore possa arrivare domani e giocare subito nel Milan. Dovrà aspettare e mettersi in fila perché io penso alla squadra”. Cosa che effettivamente sta succedendo con tutti i rinforzi, ma che non è avvenuta propriamente con Rebic.
Il suo ingresso, inoltre, ha permesso per la prima volta l’effettivo passaggio dal 4-3-1-2 al 4-3-3, con Rebic che ha dato la scossa ai suoi, sul piano tecnico e muscolare, dimostrando che quel muro gialloblu potesse sgretolarsi.
A cinque giorni dalla stracittadina, è tutto aperto e possibile. Il verdetto finale poi dipenderà dal modulo. Nel caso di tridente puro, la maglia da titolare sarebbe sua. Ma se Giampaolo dovesse riproporre il trequartista, potrebbe al massimo fare da spalla a Krzysztof Piatek, anche se c’è da considerare la concorrenza di Suso e Rafael Leão.
Tutto dipenderà anche dagli allenamenti di questi giorni. Ma la sensazione – conclude la rosea – è che l’ingresso al Bentegodi, oltre ad avere una ragione concettuale, sia stato una mossa anche per sfruttare un giocatore ancora non «governato» dai vincoli tattici, quindi imprevedibile per tutti e per far uscire il Diavolo da quello stato di torpore. Che possa essere una mossa vincente anche contro la corazzata nerazzurra?
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