George Atangana, agente di Franck Kessie, interviene sull’episodio di razzismo verso il centrocampista ivoriano in Hellas Verona-Milan.
Il razzismo è una grave piaga sociale in Italia e purtroppo ci sono brutti episodi anche in ambito calcistico. Ad esempio, domenica in Hellas Verona-Milan ci sono stati ululati razzisti nei confronti di Franck Kessie.
Non è la prima volta che il centrocampista rossonero è oggetto di simili condotte da parte di alcuni tifosi ignoranti e incivili. Già in passato abbiamo visto qualche episodio simile con protagonisti lui o altri colleghi. Purtroppo al Marcantonio Bentegodi si è ripetuta una situazione molto spiacevole.
Hellas Verona-Milan, razzismo verso Kessie: parla l’agente del giocatore
George Atangana, agente di Kessie, ha parlato a La Repubblica di quanto successo domenica sera. Queste le sue prime parole sul delicato tema: «I calciatori africani hanno le spalle larghe, ormai non ci fanno caso più di tanto. Ciò non significa che questi episodi non li feriscano. E che la deriva vada assolutamente fermata. Anche le parole sono importanti».
Il procuratore del centrocampista del Milan è rimasto colpito negativamente dal comunicato ufficiale dell’Hellas Verona, che avrebbe dovuto prendere le distanza in maniera netta da quei tifosi razzisti: «L’ho trovato inaccettabile, vergognoso. Smentisce i fatti e conferma la tendenza a considerare normale ciò che non lo è affatto. Non vedo alcuna vera volontà, in Italia, di affrontare e risolvere il problema, come invece accade in altri Paesi europei».
Secondo Atangana è necessario intervenire in modo deciso per cercare di sconfiggere una piaga come il razzismo, sia nel calcio che in altri ambiti. Tuttavia, a suo avviso per adesso l’impegno profuso è tutt’altro che sufficiente: «Bisogna innanzitutto che gli organismi preposti non chiudano gli occhi – spiega – e non si tappino le orecchie. Poi, se gli insulti vanno avanti, si sospendano le partite. Ma ho la sensazione che non ci sia la volontà di intervenire sul serio. ci si lava la coscienza con le multe da 5 o 10 mila euro ai club: inutili. Servono interventi decisi. Fare finta di niente è complicità coi razzisti. Ne va della credibilità stessa delle istituzioni». Non gli si può dare torto.
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