Marco Giampaolo è intervenuto ai microfoni di Sky Sport dopo Hellas Verona-Milan 0-1. Ecco le considerazioni dell’allenatore rossonero sulla vittoria.
Marco Giampaolo può essere contento dei 3 punti conquistati in Hellas Verona-Milan 0-1, ma non della prestazione. Primo tempo negativo, qualche lampo nella ripresa ma anche un brivido nel finale.
Considerando che già al 21′ i rossoneri sono rimasti in superiorità numerica per l’espulsione di Stepinski, ci si aspettava qualcosa di più. Il Diavolo ha vinto solamente grazie a un calcio di rigore realizzato da Piatek nel secondo tempo. La prossima partita sarà il derby contro l’Inter e servirà un Milan decisamente migliore.
Giampaolo è intervenuto ai microfoni di Sky Sport al termine di Hellas Verona-Milan 0-1. Queste le sue considerazioni dopo la vittoria conquistata al Marcantonio Bentegodi: «Ho una squadra che mi dà certezze, lavora bene e io la devo rendere sempre più equilibrata. So quali possono essere pregi e difetti, io lavoro per migliorare tutti i giocatori e la filosofia di squadra. Nessun gruppo è perfetto. Mi piace la passione e l’attaccamento con cui i calciatori fanno le cose, sono sul pezzo».
Il mister rossonero prosegue analizzando così la partita di stasera: «Oggi la squadra nel secondo tempo ha giocato bene, come doveva fare. Abbiamo allargato il campo, giocando con due difensori centrali più Biglia e gli altri spingevano. Abbiamo avuto in trend offensivo, pur non facendo le cose in maniera perfetta. Il Verona ha fatto una onesta partita difensiva. La vittoria ci aiuta e non nasconde la polvere, farò presente alla squadra le cose da migliorare».
Si passa poi a Piatek, che ha esultato in maniera un po’ polemica mettendosi l’indice davanti alla bocca zittendo qualcuno: «Non mi è sembrato polemico nell’esultanza. Ha partecipato e lottato, è un ragazzo a posto e non fa casino».
In seguito gli viene chiesto del modulo di gioco, visto che nella ripresa si è visto un 4-3-3 dopo essere partito con una sorta di 4-3-2-1: «Bisogna lavorare sui sistemi di gioco. Ci siamo permessi il 4-3-3 perché avevamo superiorità numerica, dobbiamo mettere a posto diverse cose e non mi piace improvvisare. Dobbiamo avere un’identità precisa, voglio dare certezze. Serve maturità tattica, ci sono tante buone individualità che devo mettere a posto in un contesto collettivo. Si sta lavorando in questa direzione».
Giampaolo ha così concluso il suo intervento, mostrando fiducia per il futuro del suo gruppo: «Le partite sono tutte difficili, non ci sono passeggiate e ogni vittoria va guadagnata. Gli avversari non aspettano più, ti vengono a prendere, la mentalità è cambiata. La squadra crede nelle cose che facciamo, mi segue quotidianamente. Ci sono tanti margini di miglioramento. E’ abituata a giocare singolarmente, io devo invece lavorare su un collettivo. Dobbiamo imparare ad attaccare meglio».
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