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San Siro in vendita? Milan e Inter non cambiano idea

Nuovo San Siro, il sindaco apre alla cessione a Milan e Inter ma i piani non cambiano. L’obiettivo è un nuovo impianto e sono già pronti importanti aggiornamenti. Tutti i dettagli. 

San Siro (©Getty Images)

Vendere San Siro a Milan e Inter, è questa l’ultimissima proposta del sindaco Giuseppe Sala. Una svolta non di poco conto, considerando che finora il primo cittadino mai aveva considerato che l’impianto, nuovo o vecchio che fosse, non restasse di proprietà del Comune in cambio di una maxi-concessione.

La novità, invece, è ora dettata dal rischio che il nuovo tempio calcistico possa finire altrove, precisamente fuori dai confini comunali e in una zona già individuata: Sesto San Giovanni, territorio nel quale c’è l’area ex Falck con la proprietà che si era già proposta di ospitare l’impianto al centro del tira e molla.

Definita anche l’eventuale cifra del Meazza: circa 70 milioni di euro. Ma I club non si smuovono dai loro progetti. Come riferisce sia La Gazzetta dello Sport che il Corriere della Sera, si va comunque verso l’addio al San Siro. La proposta non scalfisce le certezze delle due società, le quali hanno capito che solo gli introiti di un’arena moderna può spingere più velocemente verso l’elite europea.

Ma dietro la proposta di Scala – rivela il CorSera – si potrebbe nascondere anche il tentativo di dividere l’asse rossonerazzurro, anche se le due realtà procedono appunto compatte. L’obiettivo è segnato in rosso e vale più di qualsiasi altra cosa: aumentare i ricavi.

Il masterplan, sul quale Palazzo Marino dovrà pronunciarsi entro il 10 ottobre, è chiarissimo. Lo stadio avrà 60-65 mila posti, sarà costruito nell’attuale zona parcheggi del San Siro e sarà privo di barriere architettoniche e con riduzione dell’inquinamento acustico di almeno del 40%.

Un maxi investimento da 1,2 miliardi di euro, con le due proprietà che avranno un diritto di superficie per 90 anni. Prevista anche un’ampia area verde, un centro commerciale da 65.000 mq e uffici e un albergo in circa 85.000 mq, con un indice volumetrico dello 0,70%: è ammesso dalla legge sugli stadi ma è comunque doppio rispetto a quello previsto oggi nella zona di San Siro. E’ in questo dettaglio che si giocherà la partita con le istituzioni.

Il progetto, nel frattempo, darebbe anche lavoro a 3.500 persone oltre che rilanciare a livello mondiali il quartiere in questione. In corsa, per la realizzazione della struttura, restano gli americani di Populous, che sembrano anche favoriti, e il consorzio statunitense-italiano Manica-Cmr.

Entrambi i disegni verranno presentati pubblicamente e probabilmente avverrà il 24 settembre. Sarà un vero e proprio sondaggio con una consultazione online, proprio come promesso dal sindaco.

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Scritto da
Pasquale Cacciola