Come è maturato e si è evoluto Ante Rebic in questi anni, dopo l’esperienza non esaltante a Verona ed il ritorno in Italia, stavolta con il Milan.
Oggi è il giorno di Ante Rebic. L’ultimo acquisto estivo del Milan ha parlato in conferenza stampa presentandosi ufficialmente a cronisti e nuovi tifosi.
E’ evidente la volontà del calciatore classe ’93 di rilanciarsi in Serie A; infatti Rebic ha già avuto alcune esperienze da giovanissimo nel nostro campionato, prima con la maglia della Fiorentina e poi con quella dell’Hellas Verona.
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L’evoluzione di Rebic: da Verona a San Siro
Nel gennaio 2016 Ante Rebic, fino a quel momento giovane talento mai esploso alla Fiorentina, passa in prestito al Verona. I veneti lo ingaggiano con la speranza che la sua gioventù e freschezza aiutino la squadra di Delneri a salvarsi.
Un esordio interessante quello del 17 gennaio per Rebic: titolare in Roma-Verona terminata sull’1-1, match nel quale il croato fa intravedere il suo talento: movenze rapide, buona fisicità e un destro a giro che ancora grida vendetta, finendo sul palo pieno.
Ma tra infortuni e problematiche varie, Rebic non riesce ad esprimersi in maglia gialloblu: solo 10 presenze stagionali per l’ex viola, considerato dunque il classico talento tutto fumo e niente arrosto.
Rebic, rinascita totale in Bundesliga
Il trasferimento nell’estate 2016 in Germania, all’Eintracht Francoforte, è una manna dal cielo per Rebic: il calciatore viene subito valorizzato e lanciato spesso tra i titolari dalla squadra rossonera.
Accumulerà infatti in due anni ben 78 presenze in Bundesliga contornate da 17 reti. Ma l’evoluzione ha riguardato soprattutto la questione fisica e tattica: Rebic ha lavorato molto sulla massa muscolare, passando dall’essere il classico ‘fusciello’ ad un calciatore forte e tutt’altro facile da contrastare.
Tatticamente invece nei due anni tedeschi ha maturato una duttilità eccellente; inizialmente Rebic veniva utilizzato come esterno d’attacco, senza però riuscire a rendersi pericoloso e indispensabile. Molto meglio da seconda punta, più vicino alla porta e spalla ideale per un centravanti come il serbo Jovic.
Per questo è stato scelto dal Milan: i rossoneri hanno intravisto doti caratteriali importanti ed un jolly utilissimo per l’attacco, soddisfando la richiesta di Giampaolo di avere entro il 2 settembre in rosa una seconda punta dinamica e tecnica.
Benvenuto dunque ad Ante Rebic, uno dei calciatori più abili negli ultimi anni a maturare in tutti i sensi: ne sa qualcosa la Nazionale croata, che lo considera ormai un titolare dopo le ottime e sorprendenti prove al Mondiale 2018.
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