Tra una decina di giorni la presentazione dei progetti in gara per la realizzazione del nuovo stadio di San Siro. Inter e Milan vogliono accelerare.
Inter e Milan hanno manifestato la volontà di costruire un nuovo stadio, demolendo il Giuseppe Meazza per realizzarne un altro sempre in zona San Siro. Dopo la presentazione del master-plan al Comune di Milano, a breve ci sarà un nuovo step.
Stando a quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport, il 24 settembre verranno svelati ufficialmente i due progetti in corsa. Uno dello studio di architettura statunitense Popolous e l’altro dell’accoppiata italo-americana Manica-Progetto Cmr. La curiosità è che in passato David Manica aveva lavorato proprio per Popolous, prima di mettersi in proprio.
In ballo non c’è solamente la realizzazione del nuovo stadio di Inter e Milan, ma anche il futuro di tutta zona circostante. Nelle idee del club in quell’area sorgeranno anche un distretto urbano con aree verdi e zone destinate all’intrattenimento e allo shopping. Un investimento complessivo di 1,2 miliardi. Per non creare problemi alle abitazioni vicine, si punta a ridurre l’inquinamento acustico del 40% rispetto ad oggi.
Populous fa base a Kansas City, ma ha sedi in tutto il mondo (da Dubai a Sydney) e vanta oltre 35 anni di esperienza e più di 3.000 progetti. Si è occupato del nuovo Wembley, dell’Emirates di Londra, del Da Luz di Lisbona, del Soccer City di Johannesburg e di altri stadi. L’ultimo gioiello è il nuovo impianto del Tottenham, inaugurato ad aprile 2019.
La collaborazione tra lo studio Manica e Progetto Cmr ha una storia molto più recente. Insieme hanno ideato i concept per la futura Cagliari Arena e per il nuovo stadio di Padova. Secondo le indiscrezioni circolate, Popolous con il proprio progetto del nuovo San Siro sarebbe in vantaggio. Il 24 settembre verranno svelati i disegni dei due contendenti.
Da ricordare anche che il Comune di Milano deve pronunciarsi entro il 10 ottobre sulla domanda di dichiarazione di pubblico interesse presentata dai club a luglio. La legge vigente prevede che vi siano 90 giorni di tempo per esprimersi.
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