Igli Tare era stato cercato dal Milan per il ruolo di direttore sportivo, ma è rimasto alla Lazio. Il dirigente albanese torna a parlare del no al club rossonero.
Non è un segreto il tentativo estivo del Milan di ingaggiare Igli Tare come nuovo direttore sportivo. Paolo Maldini e Zvonimir Boban ci hanno provato, ma poi hanno virato su Frederic Massara.
Il dirigente albanese è molto legato alla Lazio e ha preferito non lasciare Roma. Sicuramente approdare in una piazza come Milano sarebbe stato qualcosa di stimolante, però ha voluto continuare nel club biancoceleste portando avanti il buon lavoro di questi anni. Non gli mancheranno altre chance in futuro, se continuerà ad operare come fatto finora.
Tare in un’intervista al Corriere dello Sport è tornato a parlare del suo rifiuto di approdare al Milan. Queste le sue parole sull’argomento: «Zvone lo conoscevo. E’ stato un mio idolo, lui sa il motivo. Paolo lo conoscevo da giocatore e ho avuto modo di conoscerlo meglio. E’ una persona esemplare. Ho toccato con mano l’atto di amore che hanno compiuto. Anche la mia è stata una scelta d’amore. Ho capito che andare via dalla Lazio sarebbe stata una cosa sbagliata. Ho deciso con il cuore, non per soldi».
Il direttore sportivo della Lazio spiega che la sua è stata una decisione condizionata dal legame forte con il club biancoceleste. E’ stato lusingato dall’offerta avanzata dal Milan, però ha scelto di proseguire la propria esperienza a Roma. In queste stagioni ha creato qualcosa di importante e ha preferito non andarsene.
Maldini e Boban hanno optato per Massara nel ruolo di direttore sportivo, una figura di basso profilo ma che conosce molto bene il calcio internazionale. Ha lavorato a lungo con Walter Sabatini e al Milan ha una grande occasione, dopo esser stato pure ds della Roma.
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