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Milan, un mercato di scommesse da vincere

Leo Duarte, Rafael Leao e Ismael Bennacer (foto AC Milan)

La sessione estiva del calciomercato 2019 è terminata il 2 settembre ma, in attesa della ripresa del campionato, le discussioni proseguono. Per quanto riguarda il Milan, c’è chi giudica positivamente l’operato della dirigenza e chi invece non è convinto delle scelte effettuate.

Da parte nostra possiamo dire che giudicare oggi in modo netto la campagna acquisti-cessioni rossonera risulta difficile. Partendo dagli affari in uscita, è evidente che la società abbia avuto enormi difficoltà a vendere. Probabilmente si poteva fare di più, visto che tanti giocatori messi sul mercato sono poi rimasti e l’unica cessione importante è stata quella di Patrick Cutrone. Però mancavano offerte in linea in linea con i prezzi fissati. Le fatica nel cedere ha sicuramente condizionato la campagna acquisti. Questa finestra estiva probabilmente sarà servita alla dirigenza per sapersi meglio muovere in futuro.

In entrata non si può dire che il trio Maldini-Boban-Massara abbia puntato su calciatori che rappresentano delle certezze. Infatti, sono tutti abbastanza giovani e andranno scoperti col tempo. Si tratta di scommesse sulle quali il management sportivo del Milan ha deciso di puntare. C’è la convinzione di aver preso profili funzionali al progetto tecnico-tattico di Marco Giampaolo. La società, dovendo fare i conti con un bilancio da non appesantire troppo, ha portato a casa sei rinforzi che completano la squadra nei diversi reparti.

  • Leo Duarte: centrale di difesa brasiliano di 23 anni proveniente dal Flamengo. Sicuramente dovrà lavorare tanto, visto che in Italia c’è un calcio diverso rispetto a quello praticato in Brasile. Dovrà essere bravo soprattutto in marcatura.
  • Theo Hernandez: ha solo 21 anni, ma ha militato già nell’Atletico e nel Real Madrid. Un terzino sinistro con doti fisico-atletiche importanti e anche buoni piedi. Già in amichevole col Bayern Monaco ha mostrato di saperci fare quando spinge, andrà invece verificato in fase difensiva.
  • Ismael Bennacer: classe 1997 arrivato dall’Empoli ed eletto miglior giocatore della Coppa d’Africa 2019, vinta con l’Algeria. Grandi qualità tecniche e visione di gioco. Conosce già l’Italia, però ovviamente deve confermarsi anche in una piazza esigente come Milano. E’ stato preso per essere un titolare, visto che Lucas Biglia dal punto di vista fisico non è granché affidabile e in fase di costruzione del gioco serve un regista diverso.
  • Rade Krunic: una ricambio che può essere molto utile a Giampaolo, col quale ha già lavorato. Il bosniaco classe 1993 proviene anch’egli dall’Empoli e dovrà dimostrare di essere da Milan. Purtroppo alcuni problemi fisici hanno ostacolato la sua preparazione estiva, però ci si aspetta un buon contributo da parte sua.
  • Rafael Leao: reduce da una buona stagione nel Lille e quotato già quando militava nello Sporting Lisbona, l’attaccante portoghese sembra il classico “diamante da sgrezzare”: il talento c’è, ma bisogna intervenire a livello tattico e della mentalità. Qualcuno lo ha frettolosamente definitivo “il nuovo Niang” criticando la scelta del Milan di acquistarlo, però al 20enne originario di Almada va dato il tempo per ambientarsi bene in Italia e poi sarà meglio valutabile. Coi giovani serve pazienza.
  • Ante Rebic: il 25enne croato è un’attaccante molto duttile e che può offrire più opzioni a Giampaolo nel reparto offensivo. Con Fiorentina ed Hellas Verona aveva avuto esperienze anonime in Italia, ma il trasferimento in Germania all’Eintracht Francoforte lo ha aiutato a rilanciarsi e non a caso è nella nazionale maggiore della Croazia. Era presente anche al Mondiale 2018, chiuso al secondo posto dai croati. A livello realizzativo nelle ultime due stagioni è cresciuto e ora anche al Milan dovrà dare un contributo in termini di gol, oltre che in generale di apporto utile alla squadra.

Non si può negare che all’organico di Giampaolo sarebbe servita più esperienza. Il gruppo è molto giovane e qualche elemento esperto in più avrebbe fatto comodo. Paolo Maldini nel rispondere a Milanello ad una domanda su Luka Modric, smentendo il suo arrivo, aveva evidenziato quanto utile sarebbe stato un giocatore come l’ultimo vincitore del Pallone d’Oro. Tuttavia, al Milan non è arrivato nessun calciatore con un curriculum ricco e pertanto non rimane che attendere per capire se le scelte effettuate avranno successo.

Dopo due sole giornate di campionato c’è chi già spara sentenze pressoché definitive. Riteniamo, invece, che sia più saggio e corretto aspettare per valutare meglio se il calciomercato rossonero sia stato fatto nel modo giusto o meno. Alcuni dubbi sono legittimi, visto che i rinforzi sono giovani e dunque non rappresentano quelle certezze che al Milan sarebbero servite. Tuttavia, ci sembra poco intelligente effettuare bocciature preventive senza prima vedere all’opera i vari acquisti per un buon numero di partite. Solo in seguito si potranno emettere giudizi più circostanziati.

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Scritto da
Matteo B.